REPORTAGE
L’ex killer sul Cammino
“Ho ucciso per vivere, ora cerco la liberazione”. Da Santiago a Finisterre: solitudine, ricerca di sé, incontri incredibili
Un tipo palestrato, maniche corte che scoprono braccia tatuate all’inverosimile, si siede su una panchina davanti all’ostello “A Nosa Casa” di Vilacerio Negreira. Più che un paese è un presepio di case coloratissime, due chilometri a ovest di un antico ponte di pietra forse costruito dai Romani. Vuole parlare, il ragazzo. Vuole dire a un viandante sconosciuto perché si trova qui, lungo il Cammino di Santiago, nel tratto che scivola verso l’oceano e s’interrompe bruscamente a Finisterre, la fine del mondo secondo i pellegrini medievali.
E’ pieno di tic nervosi, non solo estetici, anche gutturali, il tipo palestrato in T-shirt. La temperatura serale è rigida. Ha 36 anni, ha abitato a Varese, ma il cognome è meridionale: il nome Guido. Comincia a raccontare: “Ero un poveraccio e sono diventato ricco arruolandomi nella Legione straniera. Mi hanno addestrato per un anno, sono diventato tiratore scelto, uno sniper. Pagato bene per appostarmi ed eliminare terroristi segnalati da questo o quel servizio segreto. In Mozambico, in Afghanistan, in Pakistan, in Iraq. Tredici anni di lavoro. Quante vittime? Meno di quattrocento. Anche bambini con in mano granate da lasciare in qualche mercato per compiere stragi. E vuoi sapere chi sono oggi? Sono sempre un poveraccio. Cammino da quest’estate e siamo in ottobre”. La voce si strozza in un singulto sgradevole, la testa si muove a scatti spontanei, incontrollati e incontrollabili. Guido sa solo che sta parlando con un italiano come lui. E che fra tre giorni, calcolando tappe da 30-40 chilometri, sarà all’ombra di un faro in cima a una collina dalla quale una stradicciola disegna una serpentina tra le rocce e scende a mare.
Lì, sull’ultimo sasso prima dell’Infinito che per il cristiano è l’Eterno, i pellegrini si spogliavano delle vesti logore e sudicie e le bruciavano in un rito liberatorio. Erano arrivati alla meta, al chilometro zero del Cammino. Succede anche oggi con pantaloni, magliette, sacchi a pelo. E Guido spera di liberarsi anche lui di quel fardello che gli pesa sul cuore: tutta quella gente uccisa a comando. Per la precisione 380 individui, uomini e donne.
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