IL GIALLO
Lidia Macchi ai “Fatti vostri”
Marcovicchio, Visco e l’avvocato Pizzi davanti alle telecamere di Giancarlo Magalli a RaiDue
Ennesima vetrina nazionale per il giallo di Lidia Macchi, a 31 anni dalla morte della ventenne varesina, davanti alle telecamere di RaiDue in diretta per “I Fatti Vostri”, il salotto di mezzogiorno condotto da Giancarlo Magalli.
In studio, introdotti dal “padrone di casa”, il caposervizio di prealpina.it Mario Visco e l’ispettore capo Fortunato Marcovicchio, mentre dallo studio di Milano è intervenuto l’avvocato Daniele Pizzi, legale della famiglia di Lidia.
Il giornalista varesino, dopo un’introduzione sulle ultime novità emerse nell’ambito del processo a Stefano Binda, in particolare quei quattro capelli trovati sul corpo di Lidia Macchi che di sicuro non appartengono all’imputato, ha dato la parola al poliziotto, oggi in pensione, che all’epoca del delitto partecipò alla prima fase dell’inchiesta (prima di essere trasferito a Verbania, ndr) e che da un paio d’anni, forte della sua esperienza di perito grafologico, ha espresso forti dubbi sulla parternità della lettera “in morte di un’amica”, attribuita dall’accusa a Stefano Binda e fra le principali prove all’origine dell’attuale processo di primo grado nei confronti del cinquantenne ex compagno di scuola della vittima.
Al di là di differenze di vedute e di posizione nell’ambito della vicenda Marcovicchio, Visco e lo stesso avvocato Pizzi si sono comunque mostrati concordi nell’augurarsi una “vera” soluzione del mistero, che possa finalmente dare giustizia a Lidia e alla sua famiglia eliminando il dubbio e arrivando a una condanna solo nel caso di sussistenza di prove solide e inattaccabili.
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