L’INDAGINE
Lidia: ricerche a Sass Pinì
Omicidio Macchi: Esercito e polizia di Stato al lavoro nella zona della stazione di Cittiglio
Ci sono i genieri dell’Esercito, la Scientifica della polizia di Stato e agenti della polizia locale, oltre a Carmen Manfredda magistrato titolare dell’indagine sull’omicidio di Lidia Macchi.
Nella zona del Sass Pinì, a due passi dalla stazione ferroviaria di Cittiglio, nel giardino di una villa disabitata e diroccata, nella zona via Filzi, sono scattate oggi, mercoledì 2 novembre, le nuove ricerche d’indizi che aiutino gli inquirenti a far luce sulla morte della studentessa universitaria varesina, violentata e accoltellata nel gennaio di 30 anni fa.
Per il suo omicidio è in cella da quasi undici mesi Stefano Binda, ex compagno di liceo classico oltre che di Comunione e Liberazione. Fra l’altro si cercano il coltello, ovvero l’arma del delitto, e gli occhiali che Lidia indossava e che non furono ritrovati col suo cadavere proprio lungo uno sterrato del Sass Pinì, allora frequentato da tossicodipendenti.
Servizio sulla Prealpina di giovedì 3 novembre.
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