EMERGENZA
L’influenza rovina le feste: seimila a letto
Il medico sentinella Sessa: «Ondata in anticipo». Presto sarà anche peggio
La grande ondata dell’influenza è prevista per la settimana a cavallo di Capodanno, eppure lo tsunami dei virus ha già colpito duro. Nel territorio della provincia varesina, infatti, si stima siano seimila le persone costrette a letto a causa dei germi influenzali veri e propri e per le malattie che colpiscono le vie respiratorie tipiche della stagione. Soltanto per la vera influenza, si calcolano tremila malati ma i dati sono stimati per difetto. Si riferiscono infatti all’ultima rilevazione compiuta la scorsa settimana, mentre negli ultimi giorni scorsi l’iperafflusso dei pazienti dai medici di base da una parte e l’arrivo nei Pronto soccorso dall’altra, raccontano di una impennata vera e propria della diffusione di germi che mettono ko.
Negli ospedali, e in particolare al Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo di Varese, nelle ultime ore l’arrivo di pazienti con complicanze da febbre, raffreddore e malessere diffuso, è stato massiccio. «Quest’anno, come per lo scorso, l’influenza è arrivata in anticipo, anche se per ora i dati parlano di una incidenza del 3 per mille, mentre lo scorso anno si è arrivato al 9-10 per mille», spiega Aurelio Sessa, uno dei venti medici sentinella sul fronte influenzale nel territorio e presidente della Simg lombarda (l’associazione che riunisce i medici di medicina generale). «Di pari passo vi sono le altre forme parainfluenzali che colpiscono le alte vie respiratorie e che sono le maggiori, ma sono diffuse anche le virosi intestinali».
Complice di questo boom inatteso di malati, anche le feste di fine anno. «Lo stare in comunità, il ritrovarsi in famiglia o per le funzioni religiose, aumenta la possibilità di venire contagiati - continua Sessa -. A essere colpiti sono soprattutto i ragazzi e i giovani adulti, oltre ai bambini, mentre gli anziani di meno, anche perché molti sono coperti dal vaccino».
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