L’INDAGINE
L’ipotesi riesumazione fa paura
Omicidi in corsia: inquieta l’indiscrezione della Prealpina, che altri cadaveri possano essere riesaminati
Di chi sono i corpi che potrebbero essere riesumati nell’ambito dell’inchiesta sugli omicidi in corsia che ha portato dietro le sbarre l’ex primario del Pronto soccorso Leonardo Cazzaniga e la sua compagna, l’infermiera Laura Taroni?
È questa la domanda che tutta Saronno si poneva la mattina di ieri, martedì 20 gennaio, leggendo l’anticipazione riportata dalla Prealpina sugli sviluppi dell’indagine.
In particolare in ospedale non si parlava d’altro: una simile riapertura dell’inchiesta riporterebbe in primissimo piano una vicenda che ha già creato non poco imbarazzo e disagio in piazza Borella, e si teme un possibile danno di quell’immagine che è stata ricostruita, per quanto possibile e con molta fatica, nell’arco degli ultimi sette mesi.
Se davvero ci saranno nuove riesumazioni, riguarderanno i quattro morti per cui il pm Maria Cristina Ria ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per Cazzaniga, Taroni e gli altri dodici indagati, o altre persone decedute in corsia e sulla morte delle quali magari ci sono dei dubbi dopo l’acquisizione delle cartelle cliniche?
Quesiti per ora campati in aria e che rimarranno tali finché la Procura non deciderà, se lo deciderà, di agire ordinando la o le riesumazioni.
Per ora ne è stata eseguita solo una, quella del corpo di Luciano Guerra, il suocero di Laura Taroni, per capire se l’anziano sia morto vinto dalla malattia che lo attanagliava o se invece la nuora abbia accelerato la dipartita con una dose letale di Midazolam, circostanza sempre negata dall’infermiera.
I risultati degli esami seguiti a quell’esumazione si sarebbero dovuti già conoscere, invece i periti Cristina Cattaneo e Luca Massaro hanno chiesto una proroga sui tempi di consegna, lasciando questo ramo d’inchiesta in sospeso.
Nessuna novità, invece, sulle indiscrezioni che vorrebbero che si stia valutando per Laura Taroni la capacità di stare in giudizio né sui tempi delle prossime tappe dell’inchiesta: l’udienza preliminare dovrebbe comunque essere fissata entro metà luglio.
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