IL NUOVO CORSO
Lo sbarco di Catellani a Masnago
Il neo-presidente biancorosso per la prima volta al Franco Ossola: contatti con giocatori, dirigenti e amministratori locali. I progetti per il futuro
«Ho visto la squadra una sola volta, devo ancora conoscerla, farmi un’idea. Poi vedremo». Sauro Catellani, fresco di presidenza, procede con cautela. In testa ha un progetto chiaro ma prima di compiere passi decisi vuole capire bene quale sia la piattaforma di partenza. Lo ha fatto a livello societario prima di dare il suo sì per l’ingresso nel Varese, lo farà per ragionare su come e quanto rimodellare l’organico allenato da Paolo Tresoldi.
CONTATTO
Questa mattina primo passo ufficiale entrando da massimo dirigente al “Franco Ossola”, in concomitanza con la seduta dei biancorossi che poi riposeranno per tre giorni. Il sessantaquattrenne agente Fifa mantovano ha fatto conoscenza con giocatori, staff tecnico e uomini della società, oltre che un primo contatto anche con gli amministratori locali. Ha chiesto infatti di poter incontrare il sindaco, Davide Galimberti. A Masnago di sicuro il vicesindaco (e tifoso) Daniele Zanzi.
INTENZIONI
Il rapporto con le istituzioni, del resto, avrà un’importanza non trascurabile perché il progetto prospettato da Catellani e dal gruppo di persone che lo accompagnerà è ad ampio respiro: prima squadra, vivaio, strutture, marketing. Si pensa a investimenti su Varesello e sul rettangolo in terra dietro i Distinti (realizzazione di campi sintetici) col doppio intento di evitare il dispendioso girovagare alla ricerca di terreni per gli allenamenti e di ottenere futuri ritorni economici (affitti). L’ex difensore di Inter e Napoli è sempre stato chiaro: non è un imprenditore che si presenta col borsellino gonfio, ma un uomo di calcio che ha competenza, contatti e idee in grado di tracciare una strada interessante per il Varese. Facendo subito i conti, però, con una realtà che parla di un disavanzo economico da colmare.
QUOTE & DEBITI
Quote societarie e pendenze hanno rappresentano il corpo centrale della trattativa per l’ingresso di Catellani. E continueranno ad essere cruciali. «Dobbiamo rimetterci in piedi finanziariamente» la priorità ribadita da Catellani senior. «I prossimi mesi saranno importantissimi» la sottolineatura di Fulvio, il figlio, che nel progetto Varese avrà un ruolo allargato: si occuperà di vivaio, di strutture e di marketing coinvolgendo Playinsport, la società di cui è proprietario insieme con Stefano Salvatori.
Di fatto è stato Sauro Catellani a volere che Paolo Basile, il proprietario del club, restasse. Almeno inizialmente Basile manterrà le quote. Che significano responsabilità e “copertura” riguardo ai debiti pregressi. Il nuovo presidente, cioè, entra con linfa nuova per garantire il prosieguo dell’annata e per aprire una strada di sostenibilità. L’auspicio è che tutti insieme si riesca a innestare una gestione economica che possa contribuire ad una progressiva riduzione del debito. Se il tentativo andrà a buon fine, permetterà di avviare un secondo percorso: quello di una ripartenza da una situazione sana per esplorare territori più ambiziosi. Ma Catellani non corre, né vuole illudere. «Un passo alla volta», ripete.
L’IMPEGNO
Basile si limita a poche parole: «Sono contento che questa trattativa si sia chiusa. Avevo chiarito dall’inizio che l’obiettivo era affidare la società a persone serie, in grado di impostare un futuro sostenibile al club, e così è accaduto». Un concetto rinforzato da Fulvio Catellani: «Per Basile sarebbe stato più facile sgravarsi di tutto accettando le proposte di altre persone (Mancini n.d.r.), invece ha tenuto duro e ha preferito una soluzione che continua a coinvolgerlo con responsabilità importanti a livello economico, ma che ritiene più sicura per il Varese».
BINI E GLI ALTRI
Oggi al “Franco Ossola” potrebbero arrivare alcuni dei personaggi in procinto di legarsi al Varese griffato Catellani. A partire da Graziano Bini, storico libero dell’Inter, pronto ad assumere la carica di direttore generale. Il progetto coinvolgerà probabilmente anche un altro ex nerazzurro (oltreché di Milan e Barcellona), Francesco Coco, già a Masnago nei giorni scorsi. Il suo interesse sarebbe concentrato sul settore giovanile dove opererà con un ruolo di rilievo il tarantino Piergiuseppe Sapio, contattato e coinvolto in quest’ottica già diverse settimane fa. Attualmente è responsabile dell’area tecnica del Bisceglie, in passato ha lavorato con Martina Franca e Bari.
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