ART NOVEAU
Lo stile Mucha incanta Milano
Cantore della bellezza femminile, con le sue donne sensuali circondate da fiori e rosoni istoriati, l’artista ceco Alfons Mucha (1860-1939) è stato uno degli interpreti più rappresentativi dell’Art Nouveau e di un gusto che, tra Otto e Novecento, interessò le arti figurative, l’architettura e le arti applicate. Originario della Moravia, in gran parte autodidatta, deve la sua fortuna al conte Eduard KhuenBelasi, che lo assunse per decorare le sale di alcuni suoi castelli e gli pagò gli studi all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. Da qui, la sua cifra stilistica raffinata, fondata sulla linea flessuosa e sulle tonalità pastello, nota come «stile Mucha», dilagò dai cartelloni pubblicitari alle decorazioni di mobili, gioielli, piatti, posate, calendari. Ma il vero talento di Mucha si espresse in ambito teatrale, tra scenografie e manifesti per le attrici, tra cui la celebre Sarah Bernardt (la Berma di proustiana memoria) per cui lavorò per parecchi anni. Accanto alle locandine, la mostra presenta un altro ambito fortunato per Mucha: quello delle réclame per marchi alimentari, dal cioccolato allo champagne, birre, liquori, biscotti, ma anche per detersivi e profumi, tutti presentati e offerti da giovani flessuose dalla pelle d’ebano. Dalla Richard Fuxa Foundation provengono un centinaio di opere di Mucha, tra affiches e pannelli decorativi, cui si affiancano ceramiche, mobili, oggetti in ferro battuto, vetri, sculture e disegni di artisti dotati di simile sensibilità e gusto.
Protagonisti del percorso espositivo, insieme alla figura femminile, creatura ora angelica, aggraziata ed elegante, ora fatale, accattivante e seducente, sono i gioielli, il mondo animale con le sue connotazioni simboliche, l’immaginario floreale, l’arte esotica e orientale in rapporto alla tradizione europea. Curata da Karel SRP, per la parte relativa alle opere di Mucha, e da Stefania Cretella per la sezione dedicata alle arti decorative del periodo art nouveau, la mostra (con catalogo 24Ore Cultura) si inserisce in un progetto di approfondimento del periodo la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, un’epoca che credeva nel progresso e nella modernità prima di precipitare nel baratro della prima guerra mondiale.
«Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau» - Milano, Palazzo Reale, fino al 20 marzo da martedì a domenica ore 9.30-19.30, lunedì 14.30-19.30, giovedì e sabato 9.30-22.30, 12/10 euro, info 02.54915.
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