Ricerca
Lorenzin: ricerca sanitaria strategica, il paese faccia sistema
Il ministro della Salute ha aperto gli Stati generali
Roma, 27 apr. (askanews) - "L'Italia è un paese che fa tanta ricerca scientifica, abbiamo un ottimo impact factor, ma purtroppo non riusciamo a trasformare la nostra ricerca in brevetti che poi vengono realizzati nel territorio nazionale: molti vanno all'estero o giacciono. Dobbiamo riuscire a fare sistema, è estremamente necessario che tutto il paese capisca che la ricerca biomedica è un asset strategico per l'Italia, su cui puntiamo per crescere, dare sviluppo e dare più opportunità ai cittadini e ai pazienti". Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, aprendo oggi a Roma gli Stati generali della ricerca sanitaria.
In questa due-giorni, ha spiegato Lorenzin, "faremo un grande punto dello stato dell'arte, non solo della ricerca in Italia, ma anche delle proposte: non sono due giorni di convegno, ma due giorni di lavoro su misure concrete, con un confronto aperto tra ricercatori, operatori sanitari, il mondo dei pazienti, le associazioni, gli investitori.
"I settori della biomedica, della genomica, dell'agrifood, la realtà dei nuovi farmaci immunologici e biologici e tutto quello che ruota su questo settore - ha continuato - lo possiamo fare meglio degli altri, ci manca poco per fare il salto. Questi sono i settori che hanno retto l'urto della crisi economica e sono un capitale che va rilanciato in una grande strategia di sistema".
"Abbiamo bisogno, come avviene in tutti i paesi avanzati, di continuare a investire sulla ricerca pura, con una base di investimento pubblico che è assolutamente necessaria per moltiplicare il contesto. Il grande sogno è vedere che i nostri dati ci permetteranno di dire che tutto quello che viene brevettato in Italia si trasforma in un'opportunità di sviluppo e che i nostri ricercatori tornano in Italia", ha concluso Lorenzin.
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