LA TRAGEDIA
«Lorenzo sarà la nostra guida»
Dolore e lacrime fra gli amici alla cerimonia di apertura dell’anno oratoriano
Ore 15,30, chiesa di Sant’Andrea. È appena terminata la cerimonia di inizio dell’anno oratoriano. Una galleria di volti adolescenti scorre davanti ai bambini e ai genitori, diretta all’oratorio: in fila indiana, tutti piangono, chi a capo chino, chi cercando di evitare gli sguardi. Sono gli animatori, amici di Lorenzo Mazzini, morto nel tragico incidente di venerdì.
C’è un grande silenzio, di condivisione, di solidarietà: l’immagine di un dolore palpabile. Il parroco, con voce delicata, ha appena detto loro: «Lorenzo ci guida e ci sta passando il testimone. Sappiate essere dono per gli altri, come è stato lui».
Durante la cerimonia alcuni dei ragazzi hanno letto le preghiere con una voce a tratti faticosa, qualcuno incespicando dall’emozione. La forza del gruppo li sorregge: tornati a posto una pacca dei compagni li incoraggia. Don Trezzi ricorda la grande sensibilità di Lorenzo: «Oggi siamo qui riuniti per ricominciare in una giornata così soleggiata, simile al sorriso di Lorenzo».
Sabato sera di fronte a tanti ragazzi, all’amministrazione comunale al completo, nel salone teatro gremito della Soms, il sindaco Danilo Centrella, aveva aperto il momento commemorativo.
«A quindici anni volevo fare tutto, tranne morire. Scusa Lorenzo: a quest’età, i tuoi colori si sono scontrati con la vita su strade troppo dritte, dove ci sono tante telecamere e pochi occhi amici. Grazie, Lorenzo, perché la comunità ora si è più unita, come una grande famiglia in questo momento di grande dolore. Scusa, Lorenzo, Grazie Lorenzo».
«Pensate a quello che vi ha dato, non a quello che sarebbe potuto diventare» aveva detto l’assessore alla cultura, Sara Fastame. Le lacrime non più trattenute avevano cominciato a scorrere quando Carmine Pirrella, allenatore dell’Atletica Gavirate che Lorenzo frequentava, era intervenuto: «Glielo devo questo intervento. Lorenzo è stato speciale, un ragazzo con valori incredibili». Poi, per stemperare una commozione palpabile: «Spero che lassù continui a fare riscaldamento, anche se non ne aveva mai voglia». L’applauso, aperto dal sindaco, è diventato scrosciante.
Non si sa ancora quando si svolgeranno le esequie, ma saranno nella chiesa di Sant’Andrea, scelta perché più ampia. Nell’occasione verrà chiusa al traffico via Maletti. Il rosario, per volontà della famiglia, verrà recitato la sera prima del funerale.
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