COMABBIO
Lucio Fontana: e alla domenica disegno
«Nessun giorno senza una linea» o meglio «Nessuna domenica senza disegni». La famosa frase attribuita al pittore dell’antica Grecia Apelle, bene si adatta alla modalità operativa del più rivoluzionario artista italiano del XX secolo: Lucio Fontana.
«Alla domenica disegno», confessava a un giornalista. «Viene qui una modella e io riempio cartelle su cartelle di nudi femminili. Lo faccio per tenermi in esercizio. Quasi di nascosto. Nessuno mi disturba nei giorni di festa…». Che fosse la modella o un altro soggetto, la domenica o un altro giorno, non importa. Il percorso creativo di Fontana è accompagnato da una continua configurazione dell’immagine attraverso il disegno, fondamento strutturale sia delle sue sculture sia della pittura, come degli ambienti spaziali.
Una ricchezza disegnativa visibile in tutte le sue stagioni inventive, di cui i disegni su carta costituiscono un corpus di fondamentale importanza. 45 di tali lavori eseguiti tra il 1934 e il 1965 sono presentati in una mostra nella Sala Lucio Fontana a Comabbio (cittadina in cui morì l’artista nel 1968), promossa dal Comune e allestita da Massimo Cassani, curatore del catalogo, e organizzata con la collaborazione della Fondazione Marconi di Milano e di Nini Lurini, presidente della Fondazione Lucio Fontana.
Un’occasione per ripercorre i cicli più significativi dell’artista italo-argentino, che ha fatto del segno lieve ed essenziale l’origine progettuale, mentale e concettuale dell’intera sua opera.
«Lucio Fontana, disegni su carta 1934/1965» - Comabbio, Sala Fontana, via Garibaldi 560, fino al 28 gennaio sabato e domenica ore 10-12.30 e 16-18.30, ingresso gratuito, 0331.968572.
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