L'INDAGINE
Lui, lei, l'ex: botte e denunce
Aggressione a due giovani lo scorso maggio: indagati una giovane e il suo attuale fidanzato.
Erano volati calci e pugni: si era pensato a una rissa ma in realtà si trattava di una vera e propria spedizione punitiva per questioni di cuore.
I carabinieri hanno fatto luce su un episodio che aveva suscitato parecchio scalpore in città, ovvero il selvaggio pestaggio avvenuto nel giorno della festa delle associazioni, domenica 24 maggio. Mentre il centro storico era invaso dagli stand dei sodalizi locali e di visitatori, a metà pomeriggio le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso si erano dovuti precipitare a sirene spiegate ai giardini pubblici di via Volta, dove c’erano due persone a terra e molto sangue. Era stato fatto anche atterrare l’elisoccorso nel campo di calcio del centro sportivo Prealpi perchè all’inizio la situazione era apparsa molto critica.
Tutti rumeni i protagonisti dei fatti. I militari del Nucleo radiomobile saronnese avevano dapprima dovuto sudare le proverbiali sette camicie per convincere i due giovani feriti a farsi ricoverare in ospedale, perchè inizialmente non ne volevano sapere. Uno aveva riportato un fortissimo trauma cranico e in quel momento era in pericolo di vita. Si è poi scoperto che all’origine di tutto c’era la rabbia di un fidanzato geloso, un artigiano di 24 anni, infuriato per l’insistenza di un connazionale di 25 anni, abitante a Saronno nel corteggiare la sua ragazza.
Fra quest’ultima e il saronnese c’era stata una relazione sentimentale, ma poi lei si era messa con l’altro, che abita a Milano. Costui, quando aveva saputo che sul posto di lavoro (i due di Saronno sono entrambi operai e lavorano nella stessa ditta) era proseguito il corteggiamento, aveva evidentemente deciso di dare una lezione al rivale e così lo aveva affrontato all’ingresso del parchetto, accompagnato da altri due romeni e da due italiani (le cui identità sono rimaste sconosciute) e dalla compagna. Dalle parole si era presto passati ai fatti, il malcapitato le stava prendendo e ne avrebbe prese ancora di più se un suo amico trentasettenne, pure lui rumeno, non fosse accorso in suo aiuto. Poi l’arrivo delle pattuglie dei carabinieri e il fuggi fuggi: sul posto era rimasta solo la vittima dell’aggressione, che non aveva riportato gravi lesioni, e l’amico che aveva cercato di salvarlo dalla furia degli altri, quest’ultimo decisamente malconcio. Gli era stata data una prognosi di 60 giorni, ma è tuttora in terapia. I carabinieri comandati dal capitano Giuseppe Regina e del maresciallo Nicola Muscettola sono innanzitutto risaliti alla ragazza, 25 anni e domiciliata in città; poi sono arrivati anche al nuovo fidanzato “milanese“: nelle scorse ore alla coppia è stata notificata una denuncia a piede libero per concorso in lesioni personali gravi.
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