PREVENZIONE
L’ululato salvavita
Otto impianti luminosi e sonori sulle strade per scongiurare gli scontri fra auto e animali
Caprioli, cervi, cinghiali e mufloni. Sono queste, in ordine di grandezza per numero di incidenti, le specie animali più coinvolte in scontri con automobili sulle strade dell’Alto Varesotto. I dati sono allarmanti: in dieci anni, i sinistri sono sestuplicati. A farne le spese, in senso di lasciarci la pelle, è la fauna; in senso invece di danni, i veicoli degli automobilisti (la Regione risarcisce circa 300.000 euro l’anno). È un fenomeno da affrontare, prevenire, arginare? Certo. La Comunità montana Valli del Verbano, presieduta da Giorgio Piccolo, che comprende 32 comuni e tante strade che sono corridoi per gli spostamenti degli animali, ha dato vita ad un progetto, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo, che promette di dare buoni risultati. Sono stati installati otto dispositivi, «misure anticollisione», che avvertono gli automobilisti e gli ungulati prima che si scontrino. Si tratti di impianti, alti quasi tre metri e dotati di due altoparlanti e pannelli luminosi, che entrano appunto in funzione quando c’è il pericolo di un incidente. Sono ai lati delle strade. In sostanza, grazie a sensori di velocità, calore e movimento, avvertono l’approssimarsi degli animali e se, nel contempo, arrivano auto a velocità sostenuta, si illuminano e mandano suoni. Sul pannello luminoso si accendono delle luci e il display manda l’avvertimento «attenzione animali». E questo è il messaggio per l’automobilista. Gli altoparlanti diffondono invece suoni, simili a ululati e spari, che cervi, cinghiali e caprioli riconoscono come indicazione di pericolo e che li inducono a bloccarsi, a non entrare sulla strada.
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 19 settembre
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