VERSO L’VIII GIORNATA
«L’Uyba ha... Spirito»
Il libero di Busto dopo il match perso in rimonta con l’Imoco: «Vedo il bicchiere mezzo pieno». Col morale alto verso la gara di lunedì 27 a Firenze
Ilaria Spirito è una guerriera in campo e fuori. Pur ancora molto giovane (classe 1994), nella sua carriera ha già dovuto affrontare gravi infortuni alle ginocchia che hanno richiesto interventi chirurgici e tempi di recupero piuttosto lunghi.
Ma non si è mai arresa e, da grande combattente quale è, è tornata su livelli altissimi e ora sta prendendo per mano questa Uyba che, proprio come lei, lotta su ogni pallone e mercoledì sera è arrivata ad un soffio dalla vittoria contro la corazzata Conegliano.
«È stata una partita dura, ma nelle difficoltà è uscito tutto il nostro temperamento e la determinazione a non lasciarci sfuggire dalle mani una gara che non si era messa come avremmo voluto. Sullo 0-2 ci siamo aggrappate alle risorse tecniche e caratteriali che abbiamo per non uscire dal campo di casa con una brutta sconfitta e, sospinte dal nostro prezioso e caloroso pubblico, è iniziata la risalita - spiega -. Non è da tutti recuperare a Conegliano 7 punti (9-16 nel terzo set, ndr), ma noi ci siamo riuscite».
Spirito va più a fondo nella sua analisi: «Conegliano si è dimostrata forte sul cambio palla. Dal canto nostro, abbiamo cercato di toccare tanto a muro, sacrificarci tutte nel difendere il più possibile e andare a punto in contrattacco con una certa regolarità. Solo così abbiamo trovato la chiave per scardinare, almeno in parte, le nostre avversarie che in rosa hanno elementi di grande valore e un gioco veloce orchestrato perfettamente da Wolosz».
Se la regista polacca ex Busto ha strappato applausi, Orro non è stata da meno: «Ha giocato un ottimo match e, in generale, sta dimostrando di saper gestire bene le attaccanti che manda in doppia cifra con regolarità. Bartsch, Diouf e Gennari sono bravissime, ma anche lei ha sicuramente dei meriti».
Quanto alla sua prestazione personale, il libero aggiunge: «Lavoro quotidianamente sulla difesa e so che posso fare meglio. La ricezione è la mia specialità e commetto meno errori, anche se l’ace subito da Cella mercoledì nel finale di primo set è stato decisivo. Penso, tuttavia, che la pallavolo sia fatta di episodi e quando una situazione non va come si vorrebbe si deve solo voltare pagina e pensare all’azione successiva senza paura di sbagliare ancora. Così ho fatto io e così ha fatto la Uyba dopo i primi due set persi: non abbiamo mollato».
Alla fine è stata però Conegliano a festeggiare: «Vedo il bicchiere mezzo pieno perché dopo i primi due set avremmo potuto arrenderci. Invece siamo rimaste in partita e ci siamo prese un punto contro una compagine attrezzata per primeggiare in Italia e in Europa. Inoltre, abbiamo avuto energia fino all’ultimo pallone, a dimostrazione che il lavoro in palestra sta dando i suoi frutti».
Dopo il giorno di riposo concesso, si guarda alla trasferta di lunedì sera a Firenze: «Il Bisonte ha mantenuto lo stesso scheletro della passata stagione quando ha portato a gara-3 dei quarti di finale scudetto niente meno che Conegliano. Nel turno infrasettimanale ha perso a Bergamo, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi e ad affrontare questo incontro con la solita grinta. La classifica al momento ci sorride e il quarto posto è la posizione che ci meritiamo. Per sognare in grande, però, si dovrà aspettare ancora qualche mese».
© Riproduzione Riservata