L’Uyba sciupa ma può esultare
HURRà AL TIE-BREAKPiù solida e organizzata, la squadra di Mencarelli passa a Modena
Non c’è dubbio: l’Uyba incamera due punti pesanti ma al PalaPanini ne lascia malamente uno alla Liu Jo che se lo intasca facendo buon viso a cattivo gioco.
Poteva andare ben peggio alla squadra di casa se l’Uyba non avesse scialacquato nel primo set 7 punti di margine allungando così la partita tanto da arrivare con Bartsch e Gennari al lumicino delle energie proprio nella fase cruciale e rischiare così un k.o. che avrebbe avuto dell’incredibile.
Più forte, solida e organizzata la squadra di Mencarelli rispetto alla Liu Jo, che magari durante la stagione saprà decollare ma che al momento è solo una somma, neanche tanto ben assortita, di individualità alle quali Gaspari cerca disperatamente di dare un gioco d’assieme.
Il rammarico per non aver fatto bottino pieno è tutto qui: nella netta impressione che l’Uyba dà d’essere più squadra sin dall’avvio e da quel 10-17 condito da tre occasioni per il 10-18 che invece diventa, complice l’avvio macchinoso di Diouf, un 25-22 per le padrone di casa (15-5 di parziale) senza che ci sia un perché se non gli alti e bassi di una prima frazione con tanti errori da una parte e dall’altra e una Busto che si spaventa nel finale sui muri di Heyrman e Bosetti su Gennari e Stufi.
Ma che il margine ci sia lo confermano secondo e terzo set: è sufficiente che Diouf alzi le percentuali d’attacco (67% e 50%) per mettere la testa avanti. Bartsch, magari meno scintillante rispetto alla prime due uscite, è comunque presente e Gennari spinge dalla seconda linea. Aggiungendo poi una Stufi determinata e presente con la fast, ecco servito l’uno-due che mette Modena alle corde. Gaspari rigioca la carta Montano (tolta nel primo set per Vesovic) e Busto pasticcia un po’ nel quarto set, quando Bartsch finisce di colpo le energie. Tre errori consecutivi regalano il 20 pari e il break decisivo (22-20): Orro scarica su Diouf quando ormai è tardi. E anche il tie-break parte male (5-2), ma Mencarelli ha la lucida follia di far sedere Gennari e Michelle per lanciare Chausheva e Wilhite. L’Uyba riparte d’incanto: la bulgara attacca e fa ace (11-9) e l’americanina chiude (14-12).
Liu Jo - Unet E-work 2-3 (25-22, 17-25, 18-25, 25-21, 13-15)
LIU JO MODENA: Ferretti 4, Barun 25, Heyrman 12, Garzaro 1, C. Bosetti 13, Montano 6, Leonardi (L), Vesovic 6, Pincerato, Bisconti, Calloni, Tomic 1. N.e. Pistolesi. All. Gaspari.
UYBA BUSTO ARSIZIO: Orro 3, Diouf 25, Stufi 18, Berti 8, Bartsch 17, Gennari 10, Spirito (L), Chausheva 3, Piani, Dall’Igna, Wilhite 2. N.e. Negretti, Botezat. All. Mencarelli.
Arbitri: Rapisarda di Udine e Feriozzi di Ascoli Piceno.
Note - Durata set: 32’, 21’, 25’, 26’, 17’; tot. 2h19’.
SAB KO Che sia A2 o A1 Pesaro si conferma bestia nera per la Sab che incassa così la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Ben diverso però il peso specifico di quella rimediata contro la Mycicero rispetto a quella della Candy Arena contro Monza: la formazione marchigiana è infatti una diretta concorrente delle aquile nella lotta per la salvezza e i punti persi al PalaBorsani pesano come un macigno. «Pesaro ha avuto una fase break più importante della nostra e non siamo riusciti ad impensierirle col servizio – è il parere del tecnico giallonero Andrea Pistola a fine gara -. Ghilardi ha tenuto tutto il campo da sola e non abbiamo mai messo in difficoltà gli altri due ricettori, Nizetich e Bokan. Tanta anche la fatica in attacco; dopo il primo set siamo calati molto forse soprattutto a livello mentale e ci capita quando non riusciamo a mettere la palla per terra». Questa la disamina tecnica del match che ha però un’altra chiave di lettura, suggerita proprio dall’ultima considerazione del coach. La Sab è uscita con le ossa rotte dallo scontro con Pesaro subendo – eccezion fatta per il primo set – l’enorme carica agonistica di Aelbrecht, Nizetich e Bokan. Una delle caratteristiche migliori della Legnano vista in precampionato era proprio la capacità di non mollare mai, di lottare su ogni palla e giocarsela alla pari con squadre di alto livello come Conegliano e Monza. Dove siano finite queste qualità è tutto da scoprire. Tanti i palloni caduti in mezzo a due o tre giocatrici giallonere e gli errori banali che hanno caricato a mille Pesaro e mandato sotto terra la Sab, parsa incapace di reagire.
Sab Volley-MyCicero 1-3 (25-18, 20-25, 20-25, 21-25)
SAB LEGNANO Caracuta 1, Mingardi 21, Pencova 9, Ogoms 6, Degradi 13, Newcombe 13, Lussana (L), Cumino, Drews 3, Cecchetto (L2), Martinelli. N.e. Bartesaghi, Coneo. All. Pistola.
PESARO Cambi 1, Van Hecke 13, Aelbrecht 9, Olivotto 12, Bokan 12, Nizetich 17, Ghilardi (L), Arciprete, Bussoli. N.e. Baldi, Carraro, Lapi. All. Bertini.
Arbitri Spinnicchia di Catania e Tanase di Siracusa.
Note - durata set: 25’, 29’, 27’, 24’; tot. 2h01’.
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