Macedonia
Macedonia domenica alle urne per tentare di uscire da due anni di caos
Dubbi sul futuro del premier Gruevski tra scandali e proteste
Skopje, 9 dic. (askanews) - La fragile Macedonia va alle elezioni anticipate domenica per mettere fine a due anni di crisi politica, nell'ambito dell'accordo mediato dall'Unione europea tra i quattro principali partiti del Paese balcanico. Il leader di lungo corso Nikola Gruevski lotta per difendere il suo ruolo, ma le accuse di presunta corruzione, lo scandalo intercettazioni di massa e le proteste che hanno portato migliaia di persone in strada, offuscano il suo futuro politico.
Il caos è scoppiato a febbraio dello scorso anno quando il leader dell'opposizione socialdemocratica Zoran Zaev ha iniziato a diffondere gli audio di intercettazioni telefoniche su vasta scala, circa 20mila persone, apparentemente decise dal governo, tra cui audio di politici e giornalisti, e casi di corruzione di alto livello.
Gruevski, premier da un decennio, ha negato tutte le accuse, ma si è dimesso a gennaio del 2016 per consentire di indire elezioni anticipate, dopo una serie di manifestazioni pro e contro il governo.
Secondo gli ultimi sondaggi il partito di destra di Gruevski, VMRO-DPMNE, resta in testa ai sondaggi ma permane un numero sostanzioso di indecisi che potrebbe modificare l'esito delle elezioni nel Paese di due milioni di abitanti.
"Non sappiamo cosa succederà. La posta è molto alta", ha spiegato Florian Bieber, esperto di Sudest Europa all'Università di Graz in Austra. Mentre il 46enne Gruevski e i suoi alleati rischiano di "restare totalmente marginalizzati" se perdono, se dovessero vincere "reprimeranno qualsiasi critica", ha spiegato.
Il voto di domenica è stato rinviato due volte per i timori di brogli da parte della Comunità internazionale. Il Paese, il più povero d'Europa, cone uno stipendio medio di circa 360 euro al mese, spera di entrare nell'Ue e nella Nato.
"Non è una campagna elettorale ordinaria", ha arringato il leader socialdemocratico Zaev a Skopje. "I cittadini devono scegliere tra un destino tragico o la vita".
L'ultimo report Ue ha riferito che la democrazia e lo stato di diritto in Macedonia sono "costantemente messe alla prova" in particolare dalla "cattura dello stato", cioè dalla considerabile influenza degli interessi privati sulle decisioni dello stato. Ma secondo gli analisti Bruxelles ha messo da parte le critiche per il ruolo giocato da Skopje nella crisi migratoria sulla rotta balcanica.
Cruciale sarà il futuro di Gruevski. L'ex premier, che secondo alcuni potrebbe farsi da parte dopo le elezioni anche in caso di vittoria, ha promesso di ridurre la disoccupazione (attualmente al 24%) aumentare le pensioni, gli investimenti stranieri e di creare 160mila nuovi posti di lavoro. Gruevski, inoltre, ha accusato il suo rivale Zaev di voler fare esplodere la Macedonia con le promesse di concessioni ai cittadini di etnia albanese, che rappresentano un quarto della popolazione.
I rappresentanti della minoranza albanese, infatti, potrebbero diventare partner di una possibile coalizione a circa 15 anni dal conflitto civile tra gli insorti albanesi e le forze di sicurezza macedoni.
(fonte afp)
© Riproduzione Riservata