LA TRADIZIONE
Madonna del Filo: miracolo con festa
Due giorni di devozione, buon cibo e cerimonie al “Sass del ciucheta”
Il miracolo accadde nel 1927. Un operaio addetto alla primordiale teleferica che trasportava a valle i grandi tronchi tagliati sul monte Scerrè, rimase impigliato nella fune. E venne quindi trascinato verso il basso, spinto giù a precipizio.
A metà circa del versante, l’uomo si sganciò da quel filo per lui diventato una “trappola”, e precipitò in corrispondenza della parte rocciosa della montagna. Ne uscì illeso. Doppio miracolo: il provvidenziale sganciamento dal filo e quindi l’atterraggio senza conseguenze.
Il fatto venne interpretato con devozione: fu la Madonna a salvare l’operaio forestale. E una piccola statua di Maria è stata quindi incastonata nella roccia, sulla punta del monte, per ricordare quel miracolo. Il luogo è meta di escursioni.
Come quella in programma domenica, alle ore 10.30, nell’ambito della festa del gruppo Alpini di Bedero Valcuvia e Masciago, sezione di Luino - il gruppo è guidato da Giuseppe De Pari - che si terrà al “Sass de chiucheta”, zona panoramica appena sotto la Madonna del Filo.
La manifestazione, giunta alla cinquantunesima edizione, mentre la fondazione del gruppo risale a 85 anni fa, è distribuita su due giorni.
Le penne nere della Valcuvia e tutti gli appassionati si raduneranno infatti, sabato e domenica, alla Madonna degli Alpini, alla quale è dedicata la cappelletta che si affaccia sull’intera vallata, offrendo uno degli scorci panoramici più suggestivi dell’Alto Varesotto.
La festa si aprirà dunque sabato, alle 18.30, con possibilità di usufruire del banco gastronomico allestito per lassù, al Sass de ciucheta; alpini ai fornelli. Proseguirà poi domenica, alle 10, col ritrovo al bivio dove si snoda la strada militare verso il Monte Scerè (il punto è al confine tra Bedero e Mondonico, frazione del Comune di Valganna).
L’escusione è abbastanza breve e alla portata di tutti; il sentiero che porta alla cappelletta della Madonna è illuminato di sera. Ma c’è di più: la cappelletta, dallo scorso anno, è dotata di un pannello fotovoltaico che la fa “brillare” nell’oscurità.
Alle 10.30, sempre domenica, l’alzabandiera e quindi le deposizioni floreali alla Madonna degli Alpini e, più su, alla Madonna del filo; alle 11.45 il rinfresco con le autorità locali e quindi la distribuzione del rancio alpino.
Si tratta di una manifestazione che riscuote sempre grande successo. Gli alpini hanno inoltre sistemato le rive che costeggiano la strada (tre chilometri) che da Bedero sale a Mondonico. Infaticabili. Su la penna. A proposito: “ciucheta”, che dà il nome al luogo della festa, era il campanellino che le pecore tenevano al collo
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