Malerba sindaco? Lui ci sta
Stefano Malerba ha detto sì. «Ho dato la disponibilità a candidarmi» ha confermato ieri l’imprenditore, 50 anni, sposato, con due figlie di 21 e 18 anni, noto in città in quanto presidente del Rugby Varese. è dunque lui l’uomo su cui punterà il centrodestra per conservare il governo di Palazzo Estense?
«Non sono il candidato ufficiale, ho dato appunto la disponibilità, ma ora ci saranno dinamiche e percorsi politici che diranno se sarò io o un altro a correre per fare il sindaco. Non sarebbe corretto da parte mia parlare oggi da candidato che ancora non sono».
Malerba spiega quindi la genesi della proposta: «Un gruppo di persone, cui sono legato da rapporti di amicizia, e posso fare i nomi di Giorgetti e Maroni, mi ha chiesto se la sentivo di fare il sindaco. Ho risposto in modo affermativo perché amo profondamente Varese, la città in cui sono nato e ho sempre vissuto». La sensazione è che il nome di Malerba possa mettere d’accordo tutte le forze che potenzialmente potrebbero fare parte della coalizione di centrodestra: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento libero, l’Ncd e la nuova formazione civico-politica, il cui nome dovrebbe essere Varese attiva, che raduna l’esperienza degli indipendenti di centrodestra, dell’Udc, di alcuni “azzurri” come Giampaolo Ermolli.
«Tengo a precisare che non ho mai avuto tessere di partito, sono un uomo della società civile e non ho un rapporto diretto con una forza politica rispetto alle altre. Certo, mi riconosco nel perimetro del centrodestra». Malerba, da presidente del rugby, spiega quindi le possibili analogie tra la palla ovala da portare in meta e una competizione elettorale: «Credo che in entrambe servano lo spirito di squadra, la lealtà verso i varesini e la voglia di avanzare, migliorare». Il giudizio sull’amministrazione uscente, guidata da Attilio Fontana, è positivo. «Ha fatto un buon lavoro nonostante le ristrettezze finanziarie. Tutto è migliorabile ma credo che chi diventerà sindaco avrà una eredità pesante». «Il mio modo di lavorare è all’insegno del massimo impegno e della coerenza, mantenendo sempre i piedi ben saldi a terra».
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