LA RAPPRESAGLIA
Malpensa, lunedì di sciopero
Cooperative sulla pista in subappalto: silenzio di Enac. Si rischia la paralisi dell’aeroporto
Sembra ormai diventato un gioco di strategia, con i partecipanti in attesa della prima mossa degli avversari per evitare passi falsi.
A poco più di quarantotto ore di distanza dalla clamorosa decisione del Tar, che respingendo il ricorso di Sea ha di fatto dato il via libera all’ingresso della cooperativa Alpina sul piazzale di Malpensa, è come se nulla fosse successo.
Anche ieri, mercoledì 27 settembre, spiegano infatti i sindacati radicati in aeroporto, la cooperativa chiamata a gestire in subappalto da Ags i servizi a terra per conto della compagnia low cost Ryanair, non ha approfittato dell’occasione.
Da dicembre 2015, mese dello storico sbarco della compagnia irlandese in brughiera, attende di poter operare nei servizi di handling a Malpensa. Perché non lo fa ora che ne ha il diritto?
Sapendo di scatenare la reazione delle sigle sindacali, pronte a tutto pur di vietare l’ingresso delle cooperative in piazzale, «probabilmente sta tatticamente aspettando», sostiene Andrea Orlando della Flai.
Ma è calma piatta anche sul fronte Enac. Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporto Aereo, Flai, Usb, Cub trasporti e Adl avevano chiesto lunedì pomeriggio all’autorità aeroportuale di firmare un’ulteriore proroga che vieterebbe l’ingresso di Alpina almeno fino al pronunciamento dei giudici di secondo grado, dato che Sea ha nel frattempo presentato ricorso al Consglio di Stato.
Notizie ufficiali dalla palazzina Enac, però, anche ieri non sono arrivate.
Ecco dunque che a sbloccare la situazione potrebbe essere lo sciopero, già programmato da tempo, in calendario lunedì prossimo, 2 ottobre.
Si tratta di una protesta di ventiquattro ore che interessa l’intero comparto su scalo nazionale, a partire dalle 00.01 fino alle 23.59. Una situazione che potrebbe condizionare la regolarità del trasporto aereo, non solo a Malpensa.
Incroceranno le braccia, su scala nazionale, i lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e dell’indotto degli scali aderenti alla confederazione Cub e il personale trasporti Osr Cub. Si fermeranno inoltre per quattro ore, dalle 10 alle 14, gli addetti Ags handling di Malpensa e per otto ore, dalle 10 alle 18, i lavoratori dell’handling di entrambi gli scali milanesi.
Nell’eventualità che il caso Alpina prendesse nelle prossime ore una piega diversa da quella prospettata dai sindacati (che a breve dovrebbero emanare un nuovo comunicato congiunto ufficiale), lo sciopero di lunedì potrebbe dunque trasformarsi nell’occasione giusta per tornare a bloccare l’aeroporto, così come già accaduto lo scorso primo agosto creando disagi e una lunga scia di polemiche.
«Diciamo che potrebbe rivelarsi un utile strumento sindacale», si limita a dire Orlando. Ma la speranza è che prima di lunedì Enac firmi la proroga.
Ciò vorrebbe dire tenere ancora in ghiacciaia per qualche mese una vicenda che, da qualunque parte la si tocchi, è rovente.
© Riproduzione Riservata