IL CASO
«Mamma e figlio ci costano troppo»
Il Comune paga 50.000 euro per affidare due persone a un centro di accoglienza.
Ancora fondi per inserire in comunità persone che hanno alle spalle un disagio sociale. Così l’intervento del Comune attraverso l’Ufficio socio-assistenziale e l’Ufficio tutela Minori: i casi, a Caronno Pertusella come negli altri paesi del Saronnese, sono in aumento, obbligando le amministrazioni a utilizzare parecchi quattrini per pagare la permanenza nei centri d’accoglienza, disposta dall’autorità giudiziaria con appositi decreti.
L’ultima vicenda riguarda una madre e il suo bambino piccolo, per i quali quest’anno sono stati stanziati ben 50.523 euro: il costo di inserimento nella struttura, infatti, ammonta a 185 euro al giorno Iva esclusa.
Una somma esorbitante per le casse pubbliche, che già sono strette nella morsa dei vincoli di spesa: per questo la municipalità ha cercato di strappare un prezzo più basso alla cooperativa che gestisce la struttura del Varesotto, ma non è riuscita nell’intento. La prospettiva, fra l’altro, è di stanziare altri fondi a settembre, quando scadrà la retta.
I casi come questo sono molti e aumenta così la spesa sociale - di circa due milioni di euro all’anno - che il Comune deve sostenere per aiutare i bisognosi e prendersi cura di chi si trova nelle fasce deboli e a rischio. Ecco perché l’ex sindaco Loris Bonfanti era stato promotore con l’Anci (l’Associazione dei Comuni italiani) affinché il Governo consentisse di usare per questi inserimenti i fondi vincolati dal patto di stabilità, non quelli a disposizione per servizi alla collettività.
«Purtroppo i costi dei centri d’accoglienza sono elevatissimi - sottolinea infatti l’assessore alle Politiche sociali Sebastiano Caruso - Basti pensare che per un minore in comunità si spendono circa 40.000 euro all’anno».
Certo si risparmia parecchio con gli affidi. L’ultimo caso di Caronno ne è un esempio: a una famiglia affidataria di un minore sono stati erogati 3.720 euro, pari a 310 euro al mese, per tutto l’anno 2017. Proprio in tema di affidi, ha suscitato interesse a Uboldo il recente appello del sindaco per mettersi a disposizione come famiglie affidatarie: «Ci sono cittadini che sono venuti in municipio per chiedere informazioni - rende ora noto Lorenzo Guzzetti - Questo interesse è già un importante passo avanti. Speriamo che qualcuno si renda disponibile a tutti gli effetti, così da venire incontro alla nostra esigenza di genitori affidatari, essendo numerosi i casi sociali di minori da affidare».
© Riproduzione Riservata