LA POLEMICA
«Manovra sulla pelle dei bimbi»
Caro scuola, opposizione all’attacco: «Galimberti fa cassa col ceto medio»
I genitori degli alunni sono sul piede di guerra, ma anche a Palazzo Estense soffiano venti di battaglia.
Critiche all’Amministrazione di Davide Galimberti per le modifiche nelle tariffe parascolastiche arrivano infatti dagli scranni dell’opposizione dove, oltre a bocciare le novità introdotte dall’esecutivo, si rivendica la bontà di quanto fatto dai predecessori, durante il secondo mandato della giunta Fontana.
«Siamo vicini alle famiglie che hanno manifestato la propria preoccupazione per questa situazione – afferma Simone Longhini, capogruppo di Forza Italia ed ex assessore -. Condividiamo le loro rimostranze e ribadiamo che, proprio per questi motivi, quando l’anno scorso era stato proposto questo piano noi avevamo votato contro».
Tra i passaggi analizza dal consigliere di minoranza c’è la cancellazione del doposcuola breve, ossia con uscita prevista alle ore 15: dal prossimo anno i bambini potranno uscire alla fine delle lezioni, oppure alle 14.15, cioè subito dopo la mensa, o ancora alle 17.30 (ed eventualmente alle 18.30), con possibilità di una “finestra” extra verso le 16, ma comunque a fronte del pagamento completo del servizio doposcuola lungo.
Un elemento che, unito al calcolo delle tariffe con fasce Isee (i non residenti a Varese saranno inseriti nella fascia massima), ha fatto schizzare le rette vertiginosamente, in alcuni casi – denunciati dai genitori – fino al quintuplo di quanto pagato ora.
Articolo sulla Prealpina del Lunedì del 6 febbraio.
© Riproduzione Riservata