L’INIZIATIVA
Maroni alla “crociata” del rock
Il genere musicale patrimonio dell’Umanità: il presidente portabandiera della petizione varesina
Una musica che ha cambiato il ritmo del tempo. Una musica nata come “sottoprodotto” dei mutamenti che si stavano verificando nella società americana degli Anni ‘50, capace di trasformare le tradizionali atmosfere popolari e di immetterci i toni “eretici” di una generazione che chiedeva di esprimere la propria indipendenza, e con questa la propria identità.
Eccolo, il “rock’n’roll”, la «musica che unisce» e di cui oggi, domenica 20 novembre, il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha scelto di farsi portabandiera, vestendo una felpa con la scritta a caratteri cubitali, perché «di fatto è già un patrimonio dell’umanità e occorre solo riconoscerlo».
Da qui l’avvio della petizione online “Firmiamo.it”, lanciata al Caffè Zamberletti di corso Matteotti perché, dice, «è naturale che la richiesta venga da Varese, che conta già quattro siti Unesco, in un complesso di dieci lombardi e 51 in Italia».
E a chi ci scherza sopra il Governatore risponde: «Incontrerò il ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, e gli chiederò che l’Italia avanzi la candidatura di questo genere musicale per l’inserimento nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità».
E così il gruppo promotore del progetto, composto da Pino Tuscano, Fiorenzo Croci e Luca Guenna, comincia a pensare di non aver avuto solo una «pazza idea».
Servizio sulla Prealpina del Lunedì del 21 novembre.
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