LA CAMPAGNA ELETTORALE
«Maroni? Io governavo meglio»
Formigoni si schiera col piddino Giorgio Gori: centrodestra in tensione
Dal meeting ciellino di Rimini arrivano segnali di fumo poco rasserenanti per la coalizione di centrodestra che governa Palazzo Lombardia.
Non a caso ha acceso la miccia Giorgio Gori, candidato in pectore del Partito democratico per la presidenza della Regione.
«L’esecutivo di Roberto Formigoni aveva una visione e una idea forte della politica e della società».
Ciò a dire che la giunta di Roberto Maroni, il successore del Celeste, arrancherebbe attorno ad alcuni temi prioritari del recente passato, come la sussidiarietà, la famiglia, la valorizzazione dei corpi intermedi e via elencando.
Vero? Falso?
Lo stesso Formigoni ci ha messo il carico in un’ intervista apparsa proprio ieri, mercoledì 23 agosto, su un quotidiano di Bergamo, la città di cui è sindaco Giorgio Gori.
Anche qui, una probabile scelta dei tempi e dello strumento di comunicazione tutt’altro che casuali.
Testuale dal virgolettato: «Gori ha detto una verità a tutti nota: il mio governo aveva una visione molto chiara, netta e un consenso largamente maggioritario. Ahimè, la stessa cosa non si può dire del mio successore. Qual è la visione di Maroni? Boh, i lombardi se lo stanno ancora domandando».
Apriti cielo, da che parte sta CL?
E da che parte stanno gli esponenti di Lombardia popolare in Regione, che si richiamano alla componente ciellina e che pure sostengono Maroni?
La domanda, meglio, la forte perplessità è circolata in modo pesante e rabbioso ieri tra i leghisti e parte dei berlusconiani del Pirellone.
«Sono gli amici del giaguaro» si è sentito ripetere.
Articolo sulla Prealpina di giovedì 24 agosto.
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