A1 FEMMINILE
Marta vuol far male all’Uyba
Bechis “alza” Firenze: «Contro le big giochiamo sempre meglio»
L’elogio alla Unet Yamamay, la sorpresa nel vederla così in alto ma anche la consapevolezza che la sua Firenze ha le armi per farle male ed uscire dal PalaYamamay con qualche punticino utile per la corsa alla qualificazione ai quarti di Coppa Italia. C’è tutto questo nella chiacchierata con Marta Bechis, palleggiatrice del Bisonte capace di strappare punti a Conegliano (uno) e Novara (due) ma anche di lasciarne uno al Club Italia e addirittura tre a Monza. «Qual è la vera Firenze? Ci troviamo meglio ad affrontare le grandi - spiega la regista torinese - perché riusciamo ad alzare il nostro livello di gioco davanti a formazioni più blasonate e dal potenziale superiore al nostro. Siamo una squadra nuova, giovane e con “pedine” chiave inesperte in A1 (Enright e Bayramova su tutte, ndr). Questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare perché l’obiettivo è mantenere costante il nostro livello e non adattarlo all’avversario». Avversario che, domani, si chiama Uyba: «Un altro test super difficile perché Busto sta dimostrando di essere al vertice non per caso. Sinceramente non mi aspettavo di trovarla così in alto: hanno ottime giocatrici che hanno giocato per tanti anni insieme e questo in campo aiuta tantissimo. Detto ciò, pensavo incontrassero maggiori difficoltà, invece hanno dimostrato una grandissima solidità sbriciolando le certezze di squadroni costruiti per vincere». Facile individuare punti di forza e punti deboli delle formazione di Mencarelli: «In attacco hanno potenza e centimetri che fanno paura, a tratti addirittura intimidiscono. Chiaramente anche per questo motivo possono faticare in ricezione però, lo ripeto, finora mi ha fatto una bellissima impressione».
Guai però a pensare che Firenze arrivi al PalaYamamay a fare la vittima sacrificale: « Bracci - continua Becks - ci ripete sempre che siamo una squadra che deve lavorare tanto ma che non deve porsi limiti. Tutte le squadre possono concedere qualcosa e noi dobbiamo essere brave a cogliere questi momenti. Anche contro Casalmaggiore per gran parte della partita abbiamo giocato alla pari, poi la Pomì è stata brava a colpirci nei nostri momenti di difficoltà». Quanto può contare la sfida a distanza tra Diouf e Sorokaite? «È chiaro che Indre e Valentina rappresentano i due punti di riferimento in attacco, ma per far sì che loro diventino decisive ci deve essere dietro il lavoro di tutta la squadra».
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