IL CASO
Mendicanti in Basilica: protestano i fedeli
«Sono molto insistenti». Il prevosto: situazione peggiorata
L’ultima segnalazione è arrivata mercoledì 18 gennaio: tre donne si aggiravano tra le panche, chiedendo con insistenza un obolo ai fedeli raccolti in preghiera.
Nemmeno la Basilica di San Vittore, insomma, pare immune dalla presenza di questuanti nel centro storico. Basta passeggiare per la città per rendersi conto che in alcuni casi si tratta di persone che ormai hanno postazioni pressoché fisse, in altri di soggetti che vagano per le strade fermando i passanti. Fino ad arrivare appunto all’incursione nelle chiese, come accade in Basilica.
«Mercoledì - racconta un’anziana - poco dopo le 9, in San Vittore c’erano tre donne che chiedevano l’elemosina: una donna di mezza età e poi, dall’altra parte, due ragazze, una delle quali con un bambino molto piccolo nel passeggino. Ebbene, una di queste si è dimostrata particolarmente insistente: si è avvicinata a una signora che stava pregando e ha cercato in tutti i modi di convincerla a fare un’offerta. È rimasta lì per alcuni minuti nonostante le fosse stato opposto più volte un netto rifiuto e, dinanzi a questa insistenza, la malcapitata ha deciso di aprire il borsellino, penso più per paura che non per effettivo desiderio di fare la carità».
Parole condivise da un’altra anziana, che sempre ieri mattina è passata dalla Basilica: «Una ragazza all’apparenza di origine rom ha avvicinato un uomo e gli ha chiesto di darle dei soldi: lui si è rifiutato e non ha ceduto nemmeno di fronte a tanta insistenza, ma era evidente che fosse a disagio. Alcuni minuti dopo è entrata un’altra donna con un bambino piccolo in braccio, ha chiamato l’amica a voce alta, senza neppure tenere conto che si trovasse in una chiesa, e con un cenno della mano l’ha invitata a seguirla fuori. Insomma, è stata una scena brutta e queste presenze trasmettono grande insicurezza perché, mentre si è assorti in preghiera, oltre a essere disturbati si ha anche il timore di venire derubati. I modi sono davvero sgarbati e insistenti».
Il vicesindaco Daniele Zanzi, con delega alla Polizia locale, spiega che «ultimamente a noi di segnalazioni non ne sono arrivate».
Il prevosto di Varese, monsignor Luigi Panighetti, analizza a fondo la situazione: «In passato abbiamo più volte informato le forze dell’ordine, che ci hanno dato consigli su come comportarci in questi casi. Purtroppo non c’è molto da fare: quando vediamo questi soggetti che infastidiscono i fedeli, li invitiamo ad uscire. Quello che possiamo fare è anche invitare le persone a non cedere a questa insistenza. Da Natale, abbiamo notato di nuovo un aumento dei questuanti».
Fare beneficenza, insomma, è molto importante ma soprattutto di questi tempi è bene passare dai canali giusti, dando le offerte a realtà accreditate che si occupano dell’assistenza delle persone bisognose.
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