NUOVI TREND
Meno pilates, più callistenica
Come cambia il fitness
Il mondo del fitness è pronto a un nuovo cambiamento. Dopo gli anni Ottanta votati all’aerobica di Jane Fonda, con le palestre affollate di ragazze in body e scaldamuscoli; dopo gli anni Novanta dei balli latinoamericani e i più flessuosi e meditativi anni 2000 ricchi di yoga a pilates variamente declinati, siamo di fronte a una nuova svolta che manda in soffitta attività che si pensavano intramontabili.
La fotografia del nuovo mondo del fitness è inclusa nel corposo report sui trend delle palestre (monitorate negli ultimi cinque anni) a cura di Ihrsa, «International health, racquet & amp sportsclub association», la più grande associazione di industrie, palestre e centri benessere dell’America del nord. Lo studio si basa su circa 11mila interviste dirette ai consumatori e cinquemila palestre sparse negli Stati Uniti dove, nel 2014, si sono alleante oltre 63 milioni di persone, uomini e donne in eguale misura. I trend d’Oltreoceano si riflettono in tutta Europa e dunque è interessante leggerli per scoprire che per la prima volta scricchiola il pilates (meno 10 per cento di preferenze negli ultimi cinque anni) a favore della ginnastica «callistenica» (80 per cento delle preferenze, è la ginnastica a corpo libero), del cardio-kickboxing (60 per cento) e del tai chi (27 per cento delle preferenze). Secondo il report, resiste lo yoga con un timido 4 per cento di preferenze, ma sono in evidente declino di popolarità stretching (addirittura meno 50 per cento), aerobica, spinning e acqua gym. In aumento anche il ricorso ai personal trainer (+ 11%) e la nascita di micro-palestre per allenamenti su misura. Dopo anni di mega centri fitness, arrivano così le «boutique studio», centri di piccolo taglio dove tenersi in forma. Attualmente sono le preferite dal 43 per cento degli americani che si iscrivono in palestra, ma è un trend che sta arrivando anche in Europa. Gli «studios» infatti sono piccoli ma andarci costa di più e, se nel 2014 l’industria delle palestre e dei club benessere ha fatturato negli Stati Uniti 24.4 miliardi di dollari (più 7,4 per cento rispetto al 2013), gran parte della crescita è dovuta alle nuove palestre di taglio micro. Fra le attività all’aria aperta, infine, per la prima volta dopo almeno un decennio si segnala un calo dell’amore per la corsa a favore del fit-walking (la camminata). A sorpresa ritorna il tennis (10 per cento di preferenze in più) che era finito in soffitta da almeno un ventennio in tutto il mondo.
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