Merci in Russia e Cina. Nel weekend
Nuovo volo Cargolux Italia e nuovi progetti per la logistica in brughiera. Dov'è atteso il colosso Alibaba
È decollato da Malpensa il primo volo cargo su Zhengzhou, nuovo collegamento settimanale di Cargolux Italia operato con un Boeing 747 sulla rotta Malpensa – Novosibirsk – Zhengzhou. Lo schedulato del weekend risponde a un’esigenza dell’industria delle spedizioni che muove i prodotti oltremare durante la settimana.
Le merci su questa rotta includono i beni della moda italiani, macchinari e parti di ricambio meccaniche. I voli di Cargolux Italia si servono di Zhengzhou quale maggiore gateway per la Cina, da dove le merci sono inviate verso gli altri mercati orientali. Per la prima volta nella storia di Cargolux viene introdotto uno stop commerciale in Russia grazie allo scalo di Novosibirsk, una porta d’accesso importante soprattutto per il mercato dei fiori, degli indumenti e delle apparecchiature industriali.
«Aggiungiamo questo volo verso Cina e Russia a quelli già presenti sulle principali destinazioni richieste dall’Italia, ovvero Hong Kong, Osaka, New York, Chicago e Los Angeles», spiega Pierandrea Galli, Ceo di Cargolux Italia. Da Sea, per voce di Andrea Tucci, sottolineano invece che il vettore cargo italo-lussemburghese è cresciuto nel 2014 del 5% e «contribuisce, come primo vettore di Malpensa con una market share del 15%, agli ottimi risultati ottenuti dal comparto cargo che conferma nei primi cinque mesi del 2015 un trend di crescita di circa il 9%, tra le migliori performance in Europa».
Il buono stato di salute del settore merci a Malpensa è avvalorato dai recenti investimenti e da quelli che si potrebbero concretizzare in futuro. Lo scorso inverno Dhl ha inaugurato la sua base al Terminal 2, ampliando il proprio raggio d’azione fino a quel momento limitato a Orio al Serio nel Nord Italia. Il mese prossimo ci sarà invece la posa della prima pietra del nuovo maxi-hub di Federal Express, un investimento da 15 milioni di euro annunciato tre mesi fa dal colosso delle spedizioni statunitense per potenziare la propria presenza su Malpensa. Voci non confermate sostengono che anche Alibaba (la società cinese di commercio on line più grande al mondo) sia pronta a investire decine di milioni di euro in brughiera in joint venture con una impresa di logistica italiana per realizzare a Malpensa il proprio hub del SudEuropa, snodo per i prodotti italiani destinati al mercato orientale. E poi c’è il piano industriale di Alitalia-Etihad che punta in pochi anni a trasformare lo scalo varesino nel suo terzo hub cargo mondiale, alle spalle soltanto di Pechino e Abu Dhabi.
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