CAPODANNO
Mezzanotte senza “fuochi” a Varese
Il sindaco Galimberti firma l’ordinanza “antibotti”. Petardi liberi (nei limiti di legge) a Busto, Gallarate e Saronno. Maxi sequestroa Garbagnate
Non c’è Capodanno senza botti. O meglio, c’era. I pericoli sempre dietro l’angolo (ogni anno il triste bilancio di morti e feriti è una delle notizie “clou” dei notiziari del 1° gennaio), la necessità di tutelare cani e altri animali domestici e quant’altro stanno convincendo sempre più, anno dopo anno, gli amministratori locali a porre un freno. È successo così, proprio venerdì 30, a Varese, dove il sindaco Davide Galimberti ha firmato l’ordinanza “antibotti”. «Alto rischio di incendi, ma anche la volontà di garantire la sicurezza e la salute di ciascuno di noi migliorando le condizioni di vivibilità nel centro urbano e salvaguardando la convivenza civile e la coesione sociale». Sono queste le motivazioni principali che hanno portato alla firma dell’ordinanza che nella notte tra il 31 dicembre 2016 e l’1 gennaio 2017 vieterà l’uso di botti e petardi di qualsiasi tipo in luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, nelle immediate prossimità di abitazioni e altri luoghi caratterizzati dalla presenza di persone e animali, con particolare riguardo ai luoghi di cura. La delibera specifica inoltre che i botti cosiddetti “declassificati” di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate, a debita distanza dalle persone e dagli animali e comunque prestando la massima attenzione al fine di prevenire eventuali incendi. Il materiale in questione deve essere acquistato esclusivamente da rivenditori autorizzati, munito della dicitura attestante la possibilità di commercializzazione al pubblico.
«La violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione delle sanzioni amministrative che potranno andare da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro, il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca». L’ordinanza firmata dall’amministrazione è stata inviata al Prefetto di Varese.
Tematica trattata “a macchia di leopardo”, sul territorio provinciale: Busto e Gallarate non hanno emesso ordinanze, come Legnano e Saronno, mentre numerosi Comuni della fascia Nord - laghi (tranne Malnate e Sesto Calende), Castellanza e Rho hanno vietato i botti.
Sul fronte pericolo, si segnala un sequestro messo a segno nella giornata di ieri, venerdì 30, dai carabinieri di Garbagnate Milanese proprio nell’ambito dell’attività di prevenzione, verifica e contrasto finalizzata all’uso corretto e sicuro dei “botti” di Capodanno. Oltre 65 chilogrammi di artifici pirotecnici, per un totale di 1.366 articoli, sono stati sequestrati dai militari, che hanno denunciato due fratelli di 36 e 41 anni, per detenzione e commercio abusivo di giochi pirotecnici.
L’attività è scaturita da un controllo di routine alla circolazione stradale, nel corso del quale gli uomini dell’Arma hanno fermato e ispezionato un’utilitaria condotta dal 41enne, scoprendo nel bagagliaio cinque scatoloni contenenti fuochi pirotecnici classificati di categoria IV, ovvero come fuochi d’artificio professionali con un rischio potenziale elevato e che possono essere fabbricati, utilizzati e venduti da ditte munite di licenze e patentino per il mestiere di fochino, la cui accensione è quindi soggetta ad autorizzazione. Stante la mancanza dei requisiti da parte dell’autista, i controlli sono stati estesi all’attività commerciale di ristorazione, gestita con il fratello, e alle rispettive abitazioni, dove sono stati trovati altri 39 scatoloni contenenti petardi di categoria IV e 14 batterie, da 100 pezzi l’una, di fabbricazione cinese, illegali.
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