Migranti
Migranti, Gentiloni: non accetto improbabili lezioni da Paesi Ue
"Piuttosto facciano il loro dovere al nostro fianco"
Roma, 21 lug. (askanews) - L'Italia "è un Paese impegnato a farsi carico di un peso che dovrebbe essere più condiviso in Europa, e credo che dai nostri vicini e dai Paesi della Ue noi abbiamo il diritto di pretendere solidarietà. Non accettiamo lezioni, tantomeno possiamo accettare parole improbabili e minacciose come quelle ascoltate qualche giorno fa da nostri vicini". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, in riferimento alle polemiche sui migranti con l'Austria e con i Paesi del gruppo di Visengrad, nel suo intervento a Torino presso la cooperativa Frassati.
"Serenamente ci limitiamo a dire che facciamo il nostro dovere e pretendiamo che l'Europa intera faccia il suo dovere al nostro fianco invece di dare improbabili lezioni al nostro Paese", ha aggiunto il presidente del Consiglio, ricordando che "l'Italia è impegnata a dare sicurezza e coesione: non è facile. E il governo è impegnato a predicare la necessità di non alimentare odi e paure".
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