LA STRUTTURA
Migranti, il rifugio dell’illusione
Apre a Rancate un dormitorio temporaneo per 150 persone: chi è senza documenti, sarà riaccompagnato in Italia
Le brande sono state sistemate nelle camerate, i bagni e le docce potrebbero già essere utilizzati, manca soltanto l’allestimento della mensa, ma è questione di ore. Entro la fine di agosto aprirà il “Centro unico temporaneo per migranti in procedura di riammissione semplificata in Italia”, presentato mercoledì 24 agosto alla stampa.
A due passi dalla Valceresio verranno ospitati gli stranieri fermati principalmente alla stazione di Chiasso che non chiedono asilo in Svizzera, ma soltanto di transitare dal territorio elvetico per raggiungere altri Paesi del nord Europa. Purtroppo per loro le leggi svizzere non lo permettono e quindi, secondo gli accordi di Dublino, vengono rispediti in Italia. Se al momento del rimpatrio, nello specifico a Como, gli uffici sono chiusi per la notte, finora gli stranieri venivano ospitati in tre sedi della Protezione civile ticinese. Ma, con l’inizio delle scuole e un afflusso di migranti raddoppiato rispetto al 2015 e pari a circa 1500 persone alla settimana in ingresso dalla porta sud della Svizzera, si è resa necessaria un’organizzazione diversa. E quindi si è individuato a Rancate, a 4,5 chilometri dalla dogana di Clivio Bellavista e poco più dal valico di Gaggiolo, un capannone nella zona industriale di via alla Rossa per insediarci un centro unico. Gli stranieri, al massimo 150, verranno ospitati e sorvegliati per periodo massimo di 24 ore, poi saliranno su un pullmino, direzione Italia, dove verranno sistemati nelle varie strutture predisposte all’alloggio.
Articolo completo sulla Prealpina di giovedì 25 agosto.
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