Milano
Milano, incendio in deposito sotto controllo, odore acre in città
Da prime rilevazioni Arpa no sostanze pericolose nell'aria
Milano, 25 lug. (askanews) - Restano ancora dei focolai da domare nell'incendio scoppiato nella serata di lunedì 24 luglio in un deposito di rifiuti in via Senigallia a Bruzzano, a nord di Milano, anche se dalla centrale operativa dei vigili del fuoco sottolineano che adesso la situazione è sotto controllo. Le colonne di fumo sono ancora ben visibili in tutta la zona nord di Milano, Niguarda, Comasina, Maciachini, e nell'aria gli abitanti segnalano odore acre di bruciato. Al lavoro sul posto sei squadre di pompieri arrivate da diversi distaccamenti, che hanno lavorato alacremente tutta la notte.
Sul posto è intervenuto anche il personale specializzato dell'Arpa Lombardia, l'agenzia regionale per l'ambiente, che ha finiti i campionamenti per il monitoraggio della qualità dell'aria. Proprio l'Arpa fa sapere che a una prima analisi, effettuata da un pid portatile, non sono state rilevate sostanze pericolose nell'aria. Ma per avere i risultati definitivi occorre aspettare metà giornata.
Una foto postata nella mattinata di martedì sul suo profilo Facebook, dall'assessore all'urbanistica del Municipio IX, Raffaele Todaro, mostra le colonne di fumo che si levano in cielo ancora dal sito incendiato. "Già qualche anno fa era successo ma non di queste dimensioni - ricorda Todaro al telefono con askanews - al momento Via Senigallia è ancora chiusa sia da via Comasina che venendo da Bruzzano". Anche l'assessore comunale all'ambiente, Marco Granelli, nella notte tra lunedì e martedì, aveva pubblicato un post nel quale consigliava alla popolazione "a titolo precauzionale di tenere le finestre chiuse e limitare a stretto indispensabile la permanenza in esterno nelle vicinanze fino a completo spegnimento. La zona interessata è quella a sud di via Senigallia fino ai quartieri di Affori, Dergano, Bovisa e Maciachini". Granelli in un post precedente aveva sottolineato come quell'impianto di gestione rifiuti fosse stato "autorizzato da Regione Lombardia con il parere contrario del Comune di Milano, motivato dalla vicinanza delle abitazioni e delle scuole, ma purtroppo l'ultima parola è della Regione". A tal proposito l'assessore ha annunciato che nella giornata di martedì convocherà "un incontro urgente con le autorità competenti per vederci chiaro e per capire come poter evitare cose di questo tipo e soprattutto far rivalutare la possibilità che impianti di questo tipo siano autorizzati vicino alle abitazioni e alle scuole.
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