ERRORI
Minori e mal di testa: 10 falsi miti
Dai rimedi fai da te agli integratori, dall’abuso di farmaci all’aerosol, ci sono tanti i falsi miti sul mal di testa dei bambini, un problema che ne colpisce circa un piccolo su dieci.
A stilare il decalogo delle convinzioni errate sono gli specialisti del Centro cefalee dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Una serie di false credenze - spiega Massimiliano Valeriani, responsabile Centro cefalee del Bambino Gesù - porta ad approcciare il problema in maniera non corretta, col rischio di cronicizzare il dolore o di medicalizzare il bambino». Questi sono i dieci falsi miti più frequenti:
1) È un problema da adulti. Il mal di testa, invece, può presentarsi a qualsiasi età, anche nei primi mesi di vita; la forma più diffusa tra i piccoli è l’emicrania, malattia neurologica genetica che colpisce oltre l’8 per cento dei bambini.
2) È di origine psicologica. Quando è espressione di una cefalea primaria, il mal di testa è legato a predisposizione costituzionale. I fattori psicologici possono peggiorarlo.
3) Deriva da problemi alla vista. Il mal di testa infantile non è sintomo diretto dei difetti agli occhi, ma la visita oculistica serve a valutare la presenza di ipertensione endocranica.
4)È causato da sinusite e si cura con aerosol. La sinusite non riguarda i bambini sotto gli 8 anni perché i seni nasali non sono ancora sviluppati. Anche dopo questa età i casi di cefalea dovuta solo a sinusite sono solo l’1, il 2 per cento.
5) Non serve lo specialista. Non è vero: se molti casi possono essere gestiti dal pediatra, è necessario consultare uno specialista in caso di cefalee frequenti, intense e che rispondono poco ai farmaci.
6) Bisogna rassegnarsi. Invece proprio il contrario. I mal di testa non trattati possono sensibilizzare aree del cervello deputate all’elaborazione del dolore, che cominceranno a interpretare come dolore anche i segnali di tipo non doloroso, peggiorando il problema.
7) Basta l’automedicazione. La tendenza di chi adotta il «fai da te» è quella di abusare dei farmaci, ma sbagliare il dosaggio degli antidolorifici può portare alla cronicizzazione.
8) Si cura con integratori. Spesso prescritti al posto di farmaci appropriati, l’efficacia di integratori a base di erbe non è supportata da evidenze scientifiche, tuttavia alcuni studi ne confermano l’elevata efficacia come placebo in età pediatrica.
9) Un antidolorifico vale l’altro: hanno effetti diversi a seconda del principio attivo; è molto comune l’uso del paracetamolo, ma il farmaco maggiori evidenze di efficacia è l’ibuprofene.
10) Non c’è prevenzione: evitare sovraccarichi di stress e alterazioni del ritmo sonno veglia, dormendo un giusto numero di ore, previene l’aumento degli attacchi di mal di testa.
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