IL CASO
Molina, Fontana contro Galimberti
L’ex sindaco ribatte al suo successore: «Smetta d’insinuare. Se sa di macchinazioni, parli coi magistrati, come ho fatto io»
Da un sindaco all’altro. Davide Galimberti scrive alla Procura della Repubblica e ad altre autorità competenti, spostando l’attenzione del discusso finanziamento Molina-Rete 55 Evolution sugli ultimi dieci anni di gestione della Fondazione?
L’ex primo cittadino, Attilio Fontana, avvocato come Galimberti e alla guida di Palazzo Estense dal 2006 al 2016, gli fa sapere con un comunicato stampa d’essersi rivolto ai magistrati già prima della tornata elettorale. E non solo per l’appalto delle mense del Molina.
«Il sindaco di Varese si assuma appieno le proprie responsabilità sulla faccenda della Fondazione Molina e non tenti di nascondersi dietro chi lo ha preceduto nell’amministrare la città di Varese - attacca Fontana -. Ho sempre evitato di entrare in polemiche proprio nell’interesse della città ma oggi, essendo la seconda volta che si paventano responsabilità pregresse od ombre circa un rispetto della legalità che sarebbe, invece, in capo solo all’attuale primo cittadino devo ricordare - sottolinea l’ex sindaco di Varese - che il mio impegno per la legalità e trasparenza amministrativa arriva da molto lontano e ben prima dell’impegno politico o lavorativo dell’attuale sindaco Galimberti.
Io per primo, a riguardo dell’appalto mensa e ristorazione della Fondazione Molina, avevo segnalato quanto dichiarato dal cavalier Pellegrini sia alla Procura della Repubblica che all’Anac, che alla Corte dei Conti attivandomi prontamente: le carte sono lì a testimoniarlo».
Quindi Fontana entra nel merito del caso del finanziamento a Rete 55 Evolution.
«Voglio aggiungere al sindaco che, anche in merito al finanziamento, mi sono rivolto alla Procura, riferendo tutto quanto a mia conoscenza ben prima delle elezioni amministrative, non appena ho avuto contezza di alcune circostanze. Invito il sindaco, proprio nel rispetto della rigorosa legalità che ha sempre contraddistinto la mia azione amministrativa, a rivolgersi, come ho fatto io, alla Procura della Repubblica riferendo quello di cui è oggi a conoscenza ovvero eventuali macchinazioni o azioni, a suo dire, poco chiare: gli chiedo però - conclude Fontana - di non lasciar intendere, in modo più o meno velato, un mio coinvolgimento rispetto a questi presunti fatti».
Altro servizio sulla Prealpina di giovedì 3 novembre.
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