Mondiali
Mondiali, Burger King ritira pubblicità su sesso con i calciatori
Offriva hamburger a donne che si fanno mettere incinte da campioni
Mosca, 21 giu. (askanews) - Burger King si è scusata per une pubblicità online che offriva hamburger e denaro alle donne russe che si fanno mettere incinte da calciatori durante il torneo dei Mondiali di calcio, in corso in Russia fino al 15 luglio. La promozione della catena globale di fast food su VK, rivale locale di Facebook, suggerisce che la Russia potrebbe beneficiare di qualche "gene del calcio".
"Nell'ambito della nostra campagna per la responsabilità sociale, Burger King offre un premio alla donne che restano incinte di star del football" recitava la pubblicità. "Ogni donna avrà tre milioni di rubli (circa 45mila dollari) e una fornitura a vita di hamburger Whopper. Le donne che riusciranno ad avere i migliori geni del calcio garantiranno uil successo della Russia per le future generazioni". Il post di chiudeva con un appello "Procedete! Crediamo in voi!".
Burger King ha rimosso la pubblicità e chiesto scusa dopo la polemica esplosa sui social media e sui media internazionali. "Ci scusiamo per la nostra dichiarazione. Si è rivelata troppo offensiva" ha detto Burger King. Pare che il messaggio fosse un tentativo malriuscito di prendersi gioco delle dichiarazioni controverse di una deputata che ha chiesto alle donne russe di non fare sesso con i tifosi stranieri.
Una parlamentare del partito comunista, Tamara Pletneva, ha detto alla radio che i mondiali potrebbero far sì che le donne russe allevino figli "di un'altra razza". Pletneva ha detto che le Olimpiadi del 1980 hanno comportato relazioni, allora rare, tra donne russe e stranieri e alcune gravidanze. "Sono i figli a a soffrire... e soffrono fin dall'epoca sovietica. E' una fortuna se sono della stessa razza della madre, ma se sono di razza diversa è peggio". Il Cremlino ha subito preso le distanze. "Probabilmente le donne russe sono in grado di farsi i fatti loro. Sono le migliori al mondo "ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
(fonte Afp)
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