Petrolio
Moody's: mette a rischio downgrade 175 società energia/minerario
Per crollo prezzi sotto la lente anche Shell, Total, Statoil
New York, 22 gen. (askanews) - La scure di Moody's potrebbe abbattersi presto, e in modo sostanzialmente generalizzato, sul settore energetico e minerario globale. L'agenzia di rating, complici il recente crollo del petrolio, ha messo sotto osservazione per un possibile downgrade 175 società del settore petrolifero, del gas naturale e minerario (120 nel comparto petrolio e gas e 55 in quello minerario).
Come si legge in una serie di comunicati, giocano un ruolo importante il rallentamento della crescita dell'economia cinese e il "rischio sostanziale" che i prezzi del greggio risaliranno "solo lentamente" dai minimi dal 2003 recentemente toccati.
Sono sotto la lente di ingrandimento tre dei maggiori colossi globali ovvero Royal Dutch Shell, Total e Statoil, e 69 società americane, tra cui il produttore di gas Chesapeake Energy e Schlumberger, il colosso dei servizi petroliferi che ha annuciato ieri 10.000 licenziamenti.
Alla luce del fatto che il Brent ha perso il 75% dai picchi dell'estate 2014, quando aveva toccato i 115 dollari al barile, Moody's ha abbassato le previsioni per l'anno in corso da 43 a 33 dollari al barile, sottolineando che i presupposti delle stime "potrebbero rivelarsi ottimistici". L'agenzia ha tagliato anche le stime sul Wti da 40 a 33 dollari al barile nel 2016. Per il 2017 Moody's attende un rialzo di 5 dollari a 38 dollari sia per il Brent sia per il Wti.
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