IL CASO
Mortale sul lago, olandese a processo
Il proprietario dello yacht uccise Marina Spiridonova nuovamente rinviato a giudizio dopo il passo falso di un anno fa
Scontro mortale tra barche a Belgirate: il proprietario dello yacht che si schiantò contro la piccola imbarcazione in vetroresina su cui viaggiava anche Marina Spiridonova- 43 anni, ucraina residente a Sesto Calende, unica vittima dell’incidente nautico del 19 agosto 2011- è stato nuovamente rinviato a giudizio per omicidio colposo.
Una decisione, quella del gup del tribunale di Verbania, che arriva a poco meno di un anno dall’apertura del primo processo a carico dell’olandese Jan Keizer, che era già stato rinviato a giudizio per la stessa vicenda nel maggio 2015.
A novembre scorso, infatti, all’apertura del dibattimento, fu accolta l’eccezione del suo legale, l’avvocato Giuseppe Russo, secondo il quale dopo l’assoluzione di Moreno Morosini, il castellettese amico di Spiridonova che pilotava la barca più piccola, l’indagine a carico di Keizer non fu mai riaperta formalmente.
Da qui la sentenza di non luogo a procedere in favore dell’olandese. A quel punto il pm Gianluca Periani ha riaperto il fascicolo che ora ha portato al nuovo rinvio a giudizio; il dibattimento inizierà a marzo 2017, quando probabilmente si riproporrà la battaglia tra i periti sulla ricostruzione e le responsabilità dell’incidente.
Il compagno di Spiridonova, assistito dall’avvocato Alessandro Del Tredici, non s’è costituito parte civile in quanto ha già aperto una causa in sede civile per un risarcimento danni.
Inizialmente la Procura aveva chiesto l’archiviazione per l’olandese, ritenendo responsabile dello schianto proprio Morosini. ma il perito del tribunale aveva poi stabilito che era stata la barca di lusso a travolgere quella più piccola. Da qui l’assoluzione del castellettese e la successiva decisione di indagare Keizer.
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