Sanità
Morto di cancro al pronto soccorso, Lorenzin invia gli ispettori
Dopo la denuncia di un giornalista per il decesso del padre
Roma, 5 ott. (askanews) - Dopo la denuncia di un giornalista, che ha perso il padre, malato di cancro, deceduto nel pronto soccorso del San Camillo di Roma, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato gli ispettori nel nosocomio.
Il giornalista di Askanews con una lettera inviata alla ministra, oltre alle difficoltà incontrate nel curare suo padre ha descritto la sua morte, avvenuta senza rispetto, dignità, nella corsia del un pronto soccorso, tra tossicodipendenti e gli sguardi indiscreti di visitatori rumorosi.
La lettera aperta solleva "punti molto gravi": ha dichiarato la stessa Lorenzin, che, a margine di un'audizione alla Camera dei deputati, ha detto di essere "molto colpita" dalla vicenda, promettendo, dopo avere raccolto le necessarie informazioni, l'invio degli ispettori. E in serata la decisione ufficiale è arrivata: "A seguito di quanto denunciato da un giornalista in merito alle condizioni nelle quali sarebbe avvenuto il decesso del proprio padre presso il pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha disposto l'invio della task force", ha reso noto il ministero della Salute.
E anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha chiesto al direttore generale dell'ospedale una relazione dettagliata sulla vicenda: "Non possono essere tollerate all'interno di una struttura della sanità pubblica, qualora fossero accertate situazioni, così lesive della dignità umana e del malato".
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