TRAGEDIA
Morto in casa fra gli stracci
Sessantacinquenne netturbino trovato senza vita dopo la segnalazione dei vicini: decesso risalente a parecchi giorni prima
Da solo e in una casa stracolma di stracci. E’ morto così un sessantacinquenne di Canegrate. Del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, i vicini si sono accorti a causa del cattivo odore percepito sul pianerottolo del condominio. La triste scoperta è avvenuta in via Verdi, una traversa di via Toti, nei pressi del rione delle Cascinette. L’uomo, classe 1950, conduceva una vita solitaria e schiva, tanto che pare che i vicini lo conoscessero solo di vista. Ogni mattina si recava al lavoro con un piccolo trolley: dalla sua abitazione in periferia andava alla stazione ferroviaria: lì prendeva il treno per Milano, dove lavorava come netturbino, e poi la sera tornava a casa. Oltre alle normali commissioni della vita di tutti i giorni, sembra che quello fosse il suo unico contatto con il mondo esterno. Appena arrivato nel suo appartamento, infatti, si chiudeva in casa facendo vita da eremita.
Sono stati i vicini ad allertare le autorità: l’uomo non si vedeva da qualche giorno, e nel condominio si stava diffondendo un inconfondibile odore. Sfondata la porta, il sessantacinquenne è stato trovato morto: il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali, dettate da problemi cardiaci. Si potrebbe liquidare l’accaduto come una delle tante “tragedie della solitudine” che spesso avvengono d’estate, e che hanno come protagoniste persone non più giovanissime. Questa volta, però, ci sono anche elementi alquanto singolari. Nel suo appartamento l’uomo aveva accumulato una quantità incredibile di stracci e pezzi di stoffa, ammucchiati un po’ ovunque tanto da rendere difficile il passaggio tra una stanza e l’altra.
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