Privacy
Multato negli Usa lo "smart-vibratore": spia gli utenti
Registra dati utili a svelare abitudini sessuali
Roma, 14 mar. (askanews) - Potrebbero essere l'ultima frontiera del sesso online, ma al momento si stanno dimostrando un'ulteriore minaccia alla privacy. Un tribunale dell'Illinois, Usa, ha ordinato a We-Vibe, produttore canadese di vibratori "smart" di pagare una multa perché i suoi prodotti tracciavano dati sulle abitudini sessuali dei clienti senza il loor consenso. Lo racconta oggi il Guardian.
Tutto nasce da una class-action intentata dai clienti del vibratore We-Vibe 4 Plus, un accessorio da un centinaio di dollari connesso al bluetooth e controllato da un'app che - secondo la pubblicità della compagnia - "permette alle coppie di tenere accesa la loro fiamma, insieme o separamente". Sostanzialmente, il vibratore consente alla coppia di controllare il vibratore da remoto, anche attraverso il web.
Tuttavia la app ha mostrato di avere una gran quantità di vulnerabilità. Inoltre, i dati sono raccolti dalla Standard Innovation, la casa madre di We-Vibe: temperatura dell'apparato, intensità della vibrazione. Tutte caratteristiche che forniscono importanti informazioni sulle abitudini sessuali degli utenti.
A svelare i problemi sono stati gli hacker "goldfisk" e "follower" alla conferenza Def Con a Las Vegas. Lì, tra le altre cose, hanno messo in guardia da possibili "attivazioni abusive del vibratore, che corrispondono a potenziali violenze sessuali".
In base alla sentenza della corte, ogni cliente del We-Vibe 4 Plus potrà ottenere un risarcimento di 10mila dollari.
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