VILLA ARCONATI
Musica Tuareg aspettando Finardi
Edizione numero 29 per il festival di Villa Arconati, come sempre promosso da Fondazione Rancilio, con molti graditi ritorni: quello dentro i confini della villa, nella Corte Nobile della settecentesca villa Delizia, e quello al teatro. Dopo il sold out di Marco Paolini martedì 11 luglio, in ossequio al cuore musicale del festival arrivano i Tinariwen, simbolo di una musica migrante e meticcia: originari del Mali, dove non possono stare perché troppo pericoloso, suonano il tishoumaren, una miscela di blues, rock, world e musica tradizionale Tuareg (mercoledì 12, 22 euro).
E se ritorno è il fil rouge, il ritorno alle nostre paure più ancestrali caratterizza «Profondo rosso», una colonna sonora memorabile partorita dal progetto Claudio Simonetti’s Goblin (giovedì 13 luglio, 25 euro). Si prosegue con «40 anni di musica ribelle» di Eugenio Finardi (venerdì 14), che festeggia il suo concept album del ‘77 «Diesel». Poi un omaggio a Lucio Battisti (martedì 18) e infine Remo Anzovino e Roy Paci in «Fight for freedom» (21 luglio). Completano la proposta visite guidate, passeggiate notturne e aperitivi in villa.
Dall’11 al 21 luglio a Bollate, ore 21, infoline 800.47.47.47, prevendite all’ufficio cultura del comune o su mailticket.it, www.festivalarconati.it.
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