Sanità
Napoli, 23enne morto in ospedale: al via tre inchieste
Al lavoro ispettori Ministero, Procura indaga per omicidio colposo
Napoli, 21 ago. (askanews) - Sono tre le indagini avviate dopo la
morte del 23enne di Torre del Greco, Antonio Scafuri, avvenuta il
17 agosto scorso presso l'ospedale Loreto Mare di Napoli deceduto
dopo molte ore di agonia. Il giovane era stato ricoverato in
codice rosso poco prima delle 22 del 16 in seguito a un grave
incidente in moto avvenuto nei pressi di Villa Campolieto di
Ercolano dopo una prima tappa al presidio di Boscotrecase.
Una serie di rimpalli e di contrasti tra il personale medico e
paramedico, secondo una prima ricostruzione, avrebbe provocato
ritardi fatali per la vita del giovane paziente deceduto nel
primo pomeriggio del 17 nel reparto di Rianimazione del nosocomio
di via Amerigo Vespucci.
A far luce sulle cause del decesso sarà l'autopsia, ma intanto
indagano sia i magistrati della Procura di Napoli, che hanno
aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo, sia l'Asl
Na1, dopo un'ispezione interna avviata dal direttore generale
Mario Forlenza. A fornire qualche elemento in più per chiarire
quanto avvenuto anche la task force di ispettori inviata dal
ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, già oggi, condurrà
una serie di interrogatori al personale medico e agli addetti
sanitari e controllerà i registri delle presenze del pronto
soccorso.
Mentre il padre del giovane chiede giustizia parlando di
"totale negligenza" da parte di chi era al lavoro quella notte,
si cerca di ricostruire cosa sia avvenuto esattamente tra le
21.46, momento del ricovero, fino alle 15 quando è avvenuto il
decesso.
Pare che il 23enne sia stato stroncato da tre infarti, ma ad
essere probabilmente letale sarebbe stata una grave emorragia non
individuata neanche dopo una serie di accertamenti mirati
effettuati anche presso l'ospedale Vecchio Pellegrini dove, per
qualche ora, Antonio era stato trasferito.
Il Loreto Mare già nei mesi scorsi era stato al centro di
numerose polemiche e balzato agli onori della cronaca per un
blitz anti assenteismo che, a fine febbraio scorso, aveva portato
all'iscrizione nel registro degli indagati 100 persone tra medici
e paramedici. A marzo, invece, una protesta inscenata nel
piazzale del nosocomio aveva fatto registrate anche l'esplosione
di una bomba carta. L'ospedale, considerato di frontiera
soprattutto perché accoglie pazienti da gran parte della
provincia di Napoli, è un centro d'eccellenza principalmente per
la neurochirurgia.
Psc/Ral
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