IL PUZZLE
Nasce la giunta Cassani
Nel weekend le scelte del neo sindaco, a inizio settimana il confronto con la coalizione. Uniche certezze finora Moreno Carù e Claudia Mazzetti
Sabato mattina i primi due matrimoni uno in fila all’altro, poi il secondo incontro con un presidente di partecipata dimissionario, quindi se tutto va bene finalmente un pranzo in grazia di Dio e nel pomeriggio con tutta calma si parte con «la composizione del mio puzzle». Ed è il lavoro più impegnativo: bisogna tenere duro su qualcosa, mediare su qualcos’altro e concedere qualcos’altro ancora per mettere insieme la nuova giunta del centrodestra.
Questo è il sabato del nuovo sindaco Andrea Cassani a conclusione di una settimana divenuta sempre più intensa con il passare dei giorni. «Il faldone con più pratiche è quello delle dimissioni», fotografa il momento, che di fatto è quello tipico del cambio di amministrazione. «Inoltre, dovrò trovare un segretario generale perché la dottoressa Maristella Morri da martedì sarà in pensione. Ho chiesto indicazioni ad amministratori che conosco». Mentre per il ruolo di vicesegretario viene confermato Pietro La Placa. E l’esecutivo? «Le mie scelte saranno sottoposte alla coalizione, quindi non prima di settimana prossima». Con un preciso caposaldo: i nomi degli assessori e pure dei nominati delle società controllate dal Comune saranno espressioni di Lega Nord più ferrazziani, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega civica, le componenti dell’alleanza entrate in consiglio comunale.
I nomi sono il nodo da sciogliere. Cassani vuole decidere da solo e poi avere il confronto definitivo con il resto della maggioranza. Anche per questo ha chiesto e ha ricevuto dai partiti le proposte sia per l’esecutivo sia per le partecipate. Sulla squadra che lo affiancherà, come si sa, ci sono due certezze: il forzista Moreno Carù, che sarà vicesindaco, e la leghista Claudia Mazzetti. Il resto emergerà dalla rosa di nomi ormai noti tra i quali spicca il confronto - o una o l’altro - tra i fratelli Orietta Liccati (FI) e Franco Liccati (ferrazziani). «Ho chiesto di segnalarmi nomi e curricula», informa. «Di uomini e di donne». In modo da avere un quadro preciso anche per onorare l’equilibrio di genere imposto dalla legge. Alla fondamentale scrematura, appunto in programma sabato 25, il sindaco si dedicherà in autonomia dopo il primo summit a tema con Nino Caianiello e Luca Ferrazzi e il secondo con l’intera maggioranza.
Scelte per nulla semplici, visti i tiri incrociati della prima settimana al governo della città. A parte il caso Liccati-Liccati, ci sarebbe pure quello di una Lega civica a detta di molti destinata a pagare il dazio del voltafaccia al centrodestra di Stefano Malerba a Varese. Sul punto, però, il neosindaco è chiarissimo: «Non c’è alcun dazio da pagare. Ho sempre detto, sin dall’inizio della campagna elettorale, che Gallarate è Gallarate e Varese è Varese. Non c’è legame tra le due vicende». Starebbe però cominciando all’interno della stessa lista, sempre secondo i beninformati, una presa di distanze tra la leader Sara De Micco e l’adottato nonché unico eletto Donato Lozito scaturita dalle aspirazioni di entrambi.
Non meno rilevante il nodo delle partecipate. Giacomo Buonanno si è dimesso a elezioni appena avvenute dalla presidenza del Maga, giovedì Luciano Spairani ha rimesso il mandato di amministratore unico di Amsc e in questi giorni ha rassegnato le dimissioni l’intero cda di 3Sg guidato da Giovanni Girardi. «Con Spairani siamo d’accordo che resterà fino alla riunione dell’assemblea dei soci», spiega Cassani. «Chiederò a Buonanno e a Girardi nell’incontro che avrò settimana prossima di fare lo stesso sino alla nomina dei loro successori».
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