PASSEGGIATA
Nel borgo dipinto di Boarezzo
La piccola Arcumeggia è sulla strada per Ghirla, e per raggiungerla si sale svoltando a destra dopo aver attraversato l’abitato di Ganna, una strada tortuosa e panoramica che vale il prezzo del biglietto.
Boarezzo è un piccolo borgo dipinto, poche case e aria buona, silenzio e tracce di un importante passato turistico, con ciò che resta del sontuoso Albergo Piambello, hotel di lusso voluto negli anni ‘20 da Giovanni Chini, artista del cemento tanto da decorare perfino la Stazione Centrale di Milano.
Negli anni ‘80 gli Amici di Boarezzo crearono il Villaggio Artistico, chiamando i pittori ad affrescare i muri delle case offrendo così ai visitatori una galleria a cielo aperto.
Passeggiando per il borgo, infatti, si possono vedere opere di Tavernari, Brunella, Bogani, Ambrosini e Pedretti e, salendo per i tornanti, anche l’ingresso secondario di villa Chini, con il cancello affiancato da due imponenti figure di gusto liberty, realizzate da Giovanni Chini, nato a Boarezzo nel 1871 e scomparso nel 1943.
La ditta di Chini, nominato Cavaliere della Corona d’Italia in occasione dell’Esposizione internazionale di Milano del 1906, realizzò decorazioni in Italia e Svizzera e perfino edifici antisismici nella Messina ricostruita dopo il terremoto del 1908.
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