L'APPROFONDIMENTO
"Nessun varesino nell'hotel. Per scelta"
La strage di Sousse avviene a soli tre mesi dall'attentato terroristico al Museo del Bardo: pietre tombali sulle prenotazioni delle vacanze in Tunisia
"Abbiamo un cliente di Malnate che è ospite quasi fisso del Riu Imperial Marhaba Hotel di Sousse. L'ho visto giusto la sera di giovedì 25 giugno: per fortuna non s'è trovato in quell'inferno. Lui però ormai è un'eccezione perché in Tunisia non vuole andarci più nessuno". A parlare è Mario Ferrero, titolare di Terre di Mezzo, che da anni si occupa di mandare i varesini in vacanza.
Eppure fino a poco tempo fa proprio la Tunisia era la meta più gettonata da chi, con moglie e figli a carico, sognava relax all inclusive e low cost. Dallo scorso marzo e anche qualcosa in più (cioè dalla Primavera Araba), la Tunisia è fuori delle rotte vacanziere preferite dai varesini. L'attentato di venerdì 26 giugno somiglia così a una pietra tombale non solo per la terribile ondata di morte che ha provocato ma anche per la parola "turismo" riferita a mete fino a ieri gettonatissime: Sfax, Sousse, Monastir... oltre a Djerba la douce.
"Qualche cliente affezionato c'era ancora ma già l'attacco terroristico al Museo del Bardo, lo scorso marzo, ha gelato anche chi continuava a fidarsi degli impegni ufficiali presi dal governo tunisino" conferma Fernando Sparacino di Viaggiatori del Tempo. Che aggiunge: "In generale sono in crisi tutte le sistemazioni stanziali. Chi può permetterselo preferisce il tour organizzato, magari in Massico, ai Caraibi o negli Usa".
L'orientamento dei varesini trova conferme anche a Gallarate. Spiega Samantha Calderoni, addetta alle vendite di Campo dei Fiori Tours: "Anni fa avevamo clienti affezionati a Sousse e alla Tunisia. Ma oggi chi predilige certe zonbe, punta sull'Egitto del Mar Rosso, dove località quali Marsa Alam offrono combinazioni sostenibili per chi cerca qualità senza eccessive spese".
L'assenza di italiani e dunque anche di varesini coinvolti nella strage di Sousse, benché ancora ufficiosa la sera di venerdì 26 giugno, arriva dalla Farnesina ma trova riscontri anche in altri tour operator locali: Vittorio Failla, di Trappe, spiega che il declino della Tunisia da vacanza lo pagano anche i varesini che cercano vacanze di qualità a prezzi contenuti. Finisce infatti - dice Failla - "che destinazioni quali Spagna e Grecia diventano le più gettonate, facendo però saltare anche qui la convenienza legata alla concorrenza, che poi si traduce in minor risparmio per il turista".
"Proprio così - conclude Ettore Mentasti, titolare della Personal Tour -. La Tunisia è in piena disgrazia e non da oggi. Già l'attentato al Bardo ne aveva decretato, almeno alle nostre latitudini, la scomparsa dalle mete turistiche, non solo principali ma anche tra quelle di ripiego. La situazione di tensione creata dal terrorismo, sta rovinando anche altre piazze storiche, come l'Egitto, a eccezione di qualche località del Mar Rosso. Esempi? Le crociere sul Nilo. Una volta c'era la fila d'imbarcazioni alle chiuse. Oggi è già tanto se la nave è al completo".
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