L’INTERVENTO
«Niente profughi alla Canziani»
Lega Nord all’attacco della giunta Galimberti sulla scuola chiusa: oggi anche il consigliere regionale Monti al sopralluogo coi cittadini
Un sopralluogo che sembra un altolà all’Amministrazione comunale: il pomeriggio di oggi, giovedì 17 agosto, alle scuole Canziani, da poco chiuse per motivi di sicurezza, il consigliere regionale Emanuele Monti, in forza alla Lega, guiderà un drappello del Carroccio all’incontro con rappresentanze di cittadini e genitori degli scolari trasferiti alla San Giovanni Bosco di via Busca.
E il primo altolà rivolto alla squadra del sindaco Davide Galimberti riguarda il possibile arrivo di profughi, una volta che l’edificio sarà messo in sicurezza. Il secondo, invece, è relativo alle misure di sicurezza da adottare con urgenza e che al consigliere leghista paiono pretestuose.
«Questo primo anno di amministrazione del Partito democratico - spiega Monti - si porta dietro due scuole chiuse, prima l’Addolorata poi la Canziani, una strategia di razionalizzazione mascherata da azioni lampo e non reagendo ai problemi che, nel caso specifico dell’Istituto posto sul colle dei Miogni, si conoscono da tanti anni. Oggi - prosegue Monti - incontro rappresentanti dei genitori e cittadini del quartiere per capire lo stato d’animo della popolazione e, insieme al Consigliere Comunale Marco Pinti e il Coordinatore Provinciale dei Giovani Padani Davide Quadri, che saranno con me in questo sopralluogo, il nostro scopo sarà quello di poter intervenire concretamente sulla questione».
Primo tema è relativo allo spostamento lampo della scuola, giustificato dallo stesso assessore Andrea Civati come scelta impopolare ma da prendere forzatamente, dimostrando per l’ennesima volta l’impotenza di questa amministrazione.
«Tra le motivazioni viene addotta dal Comune l’inidoneità sismica, quando nessuna scuola a Varese e’ antisismica. Sembrerebbe che qualcuno voglia cancellare gli investimenti strutturali fatti dalle amministrazioni di centrodestra in questa scuola nel passato e chiudere l’Istituto per poi poterlo vendere», commenta Quadri.
Secondo tema prendendo atto della scelta di chiudere la Canziani è relativa al futuro del complesso scolastico. Su questo punto, il consigliere al Pirellone spiega: «La mia priorità sarà il futuro di questa struttura, piena disponibilità come Regione Lombardia a cercare soluzioni con i cittadini e l’Amministrazione per dare una seconda vita a questo luogo e che non può finire in un piano di alienazioni utile solo a far cassa al Comune. Certamente prerequisito sarà la certezza di non trasformare in alcun modo possibile la scuola in un centro di accoglienza per profughi, notizia che circola da tempo e sulla quale sembrerebbero esserci ben più di una cooperativa disponibile a subentrare e accollarsi le spese di messa in sicurezza».
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