VERSO IL VOTO
«No grazie, io non mi candido»
Il totosindaco divide la città: Tajana e Giuliano rifiutano, Cozzi e Amadei aspettano
C’è chi ride, chi si interroga e chi l’ha presa male. Comunque la provocazione di Daniele Berti, che l’altra notte ha messo on line sulla sua pagina Facebook un toto sindaco proponendo agli utenti interessati di votare uno dei 14 nomi tra quelli che nelle ultime settimane girano in città, sta facendo discutere. Tra i nomi ci sono tante conferme e qualche novità, che tra il serio e il faceto hanno commentato i (parzialissimi) risultati ottenuti sul campione dei primi cento voto.
Primo in classifica con il 30% era Federico Amadei, che una parte del Pd verrebbe contrapporre con le primarie al sindaco uscente Alberto Centinaio. Amadei però è un osso duro: «Il sondaggio di Berti mi ha divertito - taglia corto -. Ma nella segreteria del Pd è in atto un confronto, quindi non chiedetemi altro».
Sibillino anche l’ex sindaco Maurizio Cozzi, da tempo indicato come il possibile candidato del centrodestra: «Continuo a leggere e sentire il mio nome - dice -. Ma io non ho mai pensato a candidarmi, semplicemente perché nessuno me lo ha mai chiesto». Forse i tempi nel centrodestra non sono ancora maturi, forse anche Legnano aspetta che a livello nazionale si definiscano meglio gli schieramenti, oppure i nomi sul piatto sono altri. Quali, però, è difficile immaginarlo.
Un altro nome tra quelli proposti da Berti è quello dell’ex presidente di Amga Nicola Giuliano, che però in passato aveva già dichiarato di non essere interessato a Palazzo Malinverni: «Confermo la mia scelta - afferma Giuliano -. Non ho nessuna intenzione di candidarmi a sindaco, ma sono pronto a valutare le opportunità che eventualmente mi dovessero essere offerte per mettermi al servizio della collettività». Giuliano punta quindi davvero a fare l’assessore al Bilancio? «Non punto a nulla - sorride -. Dico solo che sono pronto a rimettermi al servizio della collettività, così come lo sono stato nei tre anni che ho passato come presidente di Amga». Il messaggio è chiaro, chi ha orecchie per intendere intenda.
Ancora più chiaro è però il presidente del Legnano Basket Marco Tajana, che forte dei suoi successi professionali e sportivi secondo molti potrebbe davvero fare la differenza. «Non ci penso nemmeno - dice Tajana -. Lo studio sta crescendo e assorbe molte energie, il tempo che mi resta è dedicato al basket». «Certo - continua il commercialista - nei mesi scorsi mi hanno contatto in tanti: centrodestra, centrosinistra, liste civiche. A tutti ho risposto la stessa cosa, non voglio e non posso candidarmi». Tajana è un uomo che non fa mistero del suo carattere deciso, qualcuno dice che nonostante tutti i suoi meriti in politica uno come lui non avrebbe vita facile. «Invece io credo che la città abbia bisogno soprattutto di gente pratica - ribatte -. Pochi punti concreti, da realizzare subito». Come programma elettorale, sarebbe il massimo.
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