Nobel
Nobel per la letturatura a Bob Dylan, il primo a un musicista
Artista versatile dalla profonda influenza
Roma 13 ott. (askanews) - "Per aver creato delle nuove espressioni poetiche all'interno della tradizione della grande canzone americana": questa la motivazione ufficiale del premio Nobel per la Letteratura concesso a Bob Dylan, una scelta a sorpresa che - si è augurata il Segretario generale dell'Accademia, Sara Danius - non verrà criticata.
Il 75enne cantautore statunitense è infatti il primo musicista ad essere stato insignito del premio, e succede alla scrittrice bielorussa Svetlana Alexievich. Danius ha spiegato alla televisione di Stato svedese Svt che la giuria aveva manifestato "una grande coesione" nella scelta, ma in precedenza erano flltrate delle voci su un disaccordo fra i giudici della commissione: il Premio avrebbe dovuto infatti essere annunciato già la settimana scorsa e nonostante le cause "logistiche" avanzate dall'Accademia gli analisti avevano puntato il dito sulla difficoltà a raggiungere un verdetto.
Dylan non era certo tra i favoriti della vigilia, tra cui figuravano il kenyano Ngugi wa Thiong'o, lo statunitense Don De Lillo e il giapponese Haruki Murakami: secondo i bookmakers il menestrello di Duluth era dato 16/1 (era partito da 50/1) - ma nel 2011 venne dato a 10/1 (da 100/1).
"Ovviamente se lo merita, glielo hanno appena dato; è un grande poeta nella tradizione inglese, e un grande campionatore, molto originale: rappresenta la tradizione e da 54 anni si reinventa costantemente, cercando una nuova identità", ha spiegato Danius, pur ammettendo che la scelta potrà essere apparsa sorprendente: "Se però guardiamo indietro nel tempo, arriviamo a Omero e Saffo: inventarono dei testi poetici fatti per essere ascoltati, recitati, spesso con l'accompagnamento di strumenti, e lo stesso accade per Bob Dylan. Leggiamo ancora Omero e Saffo, e ci piacciono, e anche Bob Dylan può e deve essere letto".
RIl Comitato del Nobel nota come gli album di Dylan "trattino temi quali la condizione sociale dell'uomo, la religione, la politica e l'amore", sottolineando come i testi siano stati pubblicati varie volte in edizioni a se stanti e che oltre alla produzione musicale Dylan vanti dei lavori sperimentali e un'autobiografia: "Come artista è sorprendentemente versatile, è stato pittore, attore e sceneggiatore: è un'icona, la sua influenza sulla musica contemporanea è profonda ed è stato oggetto di un flusso costante di letteratura secondaria".
Danius da parte sua ha consigliato ai neofiti di iniziare da "Blonde on Blonde", il celebre doppio album del 1966: "E' un esempio straordinario della sua brillante maniera di rimare, comporre i ritornelli, e del suo modo di pensare per immagini".
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