DOPO IL REFERENDUM
«Non avete votato? Non chiedeteci aiuto»
Lo sfogo del sindaco scatena le opposizioni: atto fascista
Non è passata inosservata la frase postata sui social dal sindaco Dimitri Cassani all’indomani dell’esito del referendum sull’autonomia della Lombardia. Probabilmente deluso dall’affluenza inferiore al 40 per cento, infatti, si è scagliato contro chi non è andato alle urne promettendo ritorsioni. «Grazie alle ricevute – ha scritto – si potrà mappare chi ha effettivamente votato, così tanto per rispondere a chi, già da questa mattina, verrà a chiedere aiuto alle istituzioni».
A leggerla così, sembra quasi che il primo cittadino si voglia dotare di una lista da consultare nel momento in cui un suo concittadino si rechi in municipio per chiedere l’aiuto del Comune. Non hai votato al referendum? Niente casa popolare. Hai scelto di non recarti ai seggi e dunque sperare che la Regione Lombardia abbia maggiori risorse da utilizzare sul territorio? Scordati che i Servizi sociali ti diano una mano. Questo è perlomeno il significato che tutti i consiglieri d’opposizione, senza distinguo, hanno attribuito alle parole di Cassani, considerate talmente gravi da aver già depositato una interrogazione scritta da discutere in consiglio comunale durante la prossima seduta.
«Considerato - si legge - la gravità delle affermazioni del sindaco, pubblicate in seguito ai risultati di affluenza alla votazione per il referendum consultivo del 22 ottobre 2017, chiediamo chi effettuerà tale mappatura, chi avrà accesso a tale mappatura, cosa si intende con l’affermazione “così tanto per rispondere a chi, già da questa mattina, verrà a chiedere aiuto alle istituzioni”».
Se si considera che domenica i votanti sono stati a Casorate 1979 su 4671 aventi diritto, significa che «l’aiuto delle istituzioni» potrebbe essere negato al 57,63 per cento dei casoratesi. Se l’attuale maggioranza (Lega Nord, ex Ncd, Fratelli d’Italia e La lista civica) voleva abbattere la spesa per i Servizi sociali, ha trovato un modo davvero virtuoso per risparmiare. Ironia a parte, si tratta naturalmente di un’operazione impossibile. Ma per le minoranze (Pd e Alternativa civica) resta la gravità di quanto dichiarato dal primo cittadino.
Questa mappatura, secondo le minoranze, assomiglia tanto alle liste di proscrizione di moda ai tempi dei Romani e del fascio, non certo in una democrazia repubblicana.
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