COLDIRETTI
Non c’è solo il «carbonara gate»
Tre italiani su quattro restano delusi dai piatti italiani serviti all’estero dove vengono portate in tavola le più bizzarre versioni delle ricette tradizionali, come l’abitudine tedesca di impiegare l’olio di semi nella cotoletta alla milanese, quella olandese di non usare il mascarpone ma la panna nel tiramisù, fino agli inglesi e agli americani che vanno pazzi per fantasiosi spaghetti alla bolognese con sugo e polpettine. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in riferimento al «Carbonara gate» scoppiato in Francia.
La carbonara figura tra le ricette italiane più «sfregiate» all’estero con, ad esempio, l’abitudine belga di modificarla con l’impiego della panna senza il pecorino ma «tra le specialità più “tradite” - continua Coldiretti - ci sono anche la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala fiordilatte, mentre non mancano i casi di pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano. Per non parlare poi della pizza che viene offerta nelle versioni più inimmaginabili, da quella hawaiana con l’ananas a quella di pollo. Aumenta anche l’offerta di piatti italiani pronto uso sugli scaffali dei supermercati all’estero, dove è possibile acquistare dal sugo liofilizzato per spaghetti alla bolognese alle lasagne in lattina, fino ad un fantomatico piatto all’italiana in barattolo fatto di polpette di carne e pastina da minestra che farebbero inorridire qualsiasi consumatore del Belpaese».
La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy - conclude Coldiretti - offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici e di immagine.
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