TORRE COLOMBERA
Non puzza la pecunia d’arte
«Pecunia non olet», il denaro non ha odore: almeno se non è in certe mani, direbbe il commissario Montalbano. Scherzi a parte, il motto latino dà il titolo a una mostra alla Fondazione Torre Colombera, curata dalla critica d’arte Francesca Bellola, con le opere di quattro artisti d’area milanese che interpretano il tema del denaro.
Giovanni Cerri (Milano, 1969), che da alcuni anni lavora sulla crisi e sulla decadenza dell’Occidente, accentua il motivo di critica sociale nella rappresentazione di un’archeologia classica «sfregiata e offesa, ma ancora fieramente eroica».
In una scarna figurazione per lo più monocromatica, Isabella Dovera (Milano, 1976) fa emergere il disagio umano «quale conseguenza sofferta provocata da una sorta di dannazione del denaro».
Marina Falco (Napoli, 1967), affidandosi a una soffusa pittura di liricità orientale, e spesso ai fugaci voli della gazza ladra, risolve con delicato distacco «l’annosa questione del valore del soldo».
Infine, tutta la verve grafica di Fabio Sironi (Milano, 1956), disegnatore dalla lunga militanza al «Corriere della Sera», fa affiorare da ironici fumetti, illustrazioni e vignette un mondo grottesco di classe professionali che hanno a che fare con la gestione delle aziende e del sistema economico e sociale.
«Pecunia non olet» - A Gorla Maggiore, Fondazione Torre Colombera, via Canton Lombardo 3, sino 10 novembre giovedì e sabato ore 16-18.30, domenica 10-12 e 16-18.30, ingresso libero.
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