L’ALTRA NOTTE
Festa della comunità bengalese
Una sessantina di persone celebrano la giornata della lingua madre, anche i vigili portano i fiori
Una festa nella notte, non per farlo di nascosto, nemmeno nella speranza di non essere notati, ma per non perdersi neppure un minuto: perché questa è la tradizione. Sono una sessantina i bengalesi, provenienti da tutta la provincia e anche, qualcuno, da Milano. L’unica donna presente una bambina, piccola, in braccio al fratello maggiore. Quanto fatto dalla comunità bengalese a Gallarate, dalla mezzanotte fino all’una di martedì 21, è qualcosa che, nella provincia di Varese, non si era mai visto prima. «Celebriamo la festa Internazionale della lingua madre», racconta Mohammad Noor, ex presidente della comunità bengalese.
Festa istituita nel 1999 e celebrata dall’anno successivo, ricorda il 21 febbraio del 1952. Una data in cui, un gruppo di studenti dell’università di Dacca, mentre protestava per ottenere il riconoscimento della propria lingua, fu ucciso dalla polizia del Pakistan, stato che includeva anche l’attuale Bangladesh. Davanti ad un altare su cui sono appese le lettere dell’alfabeto del paese dell’Asia meridionale, i diversi gruppi della comunità portano la propria donazione di fiori, cantando e festeggiando. Nel nome delle usanze, anche alcuni rappresentanti della comunità italiana hanno adagiato la propria offerta floreale. Non i membri dell’amministrazione, ma gli agenti della polizia locale che, chiamati a presidiare, non si sono sottratti al gesto che ha portato a uno scroscio di applausi e strette di mano. «Per noi, è stato davvero importante», conclude Noor.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 22 febbraio
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